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Giorgetti: "Complicata da sbloccare...". La frase che gela il Palazzo, cosa significa

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"La situazione mi sembra abbastanza chiara, Mario Draghi che ha accettato con spirito di unità nazionale l'incarico per le varie emergenze, oggettivamente non ha riscontrato le condizioni per continuare. Io ho detto i tempi supplementari? Mi pare che squadre siano un po' stanche". Giancarlo Giorgetti nel corso della Festa della Uil a Cesenatico, lascia intendere che la crisi difficilmente potrà rientrare. "La partita mi sembra complicata però da sbloccare, perché quel richiamo al senso di responsabilità mi sembra che qualcuno l'abbia ben capito. La Lega l'ha dimostrato in questo anno e mezzo, ha sacrificato appunto un partito". "Quello che è accaduto non doveva accadere", aggiunge il ministro dello Sviluppo.  

"Se mettiamo in piedi un governo che solo formalmente governa ma bloccato da veti reciproci, francamente non serve a nessuno. Io penso che da qui a mercoledì nessuno si tira indietro ma se c'è chi per regola politica dice solo di no, mi spiace ma non perdiamo tempo". Perché, osserva ancora Giorgetti, "quello di cui ha bisogno l'Italia è una classe politica che sia capace di dire di sì anche di fronte a scelte impegnative anche se non portano a un immediato consenso. Io penso che in zona Cesarini si può sempre segnare anche nei tempi supplementari, anzi normalmente nei supplementari si fanno i gol decisivi. Intanto si riesce a costruire ma solo se si saprà costruire un governo che sappia dire dei sì a scelte impegnative che abbiamo di fronte", conclude.

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