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Rocco Casalino, la manina dell'ex portavoce dietro la crisi. Ma lui sbrocca

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Nel Movimento 5 stelle è "tornato" dopo mesi di basso profilo il Rocco Casalino dei vecchi tempi. Si mormora che ci sia lui dietro la linea dura di Giuseppe Conte. Riporta La Repubblica in un retroscena che l'ex portavoce di Conte a Palazzo Chigi non faccia altro che consigliare al leader del M5s di essere inflessibile. Con lui ci sono la senatrice Paola Taverna e il deputato Riccardo Ricciardi. Lo chiamano "il triumvirato dello strappo".

 

 

E sembra che nei gruppi parlamentari sia tutto un "Rocco dice che", "qui c'è la mano di Rocco", "ora Rocco fa uscire lo spin" (ovvero il tentativo di orientare il dibattito e l'informazione con una velina alle agenzie di stampa). Pare anche che ieri 14 luglio ci fosse proprio Rocco Casalino dietro l'indiscrezione secondo la quale il Movimento 5 Stelle era pronto a ritirare i propri ministri prima di mercoledì, quando Mario Draghi parlerà alle Camere. Non solo. Il "triumvirato dello strappo" avrebbe anche voluto presentare come già presa una decisione che era stata solo discussa nel corso della riunione notturna del Consiglio nazionale e di una più ristretta seduta mattutina di Conte con i ministri e i sottosegretari, che invece erano contrari alla scelta.

 

 

Di certo Conte ha poi chiesto allo stesso Casalino di smentire la notizia del ritiro dei ministri un paio d'ore dopo che lui l'aveva diffusa. Per Rocco però si tratta solo di "malignità" tanto che più tardi avrebbe avviato una sorta di "indagine interna" per scoprire chi aveva fatto uscire la notizia. Proprio come ai vecchi tempi. 

Il diretto interessato però smentisce queste indiscrezioni: "Io non sono il triumviro dello strappo con Draghi. Contro me una macchina del fango", si lamenta. "Ho incarichi di comunicazione, non politici. Si colpisce me per colpire Giuseppe".

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