Mario Draghi, "ecco i ministri del suo nuovo governo": tam-tam sui nomi del bis
Il rimpasto è all'orizzonte. Ci sarebbero infatti nove poltrone ad ingolosire gli anti-contiani a lasciare il Movimento 5 Stelle e proseguire con il Draghi bis. È il piano su cui starebbe lavorando Luigi Di Maio e alcuni esponenti del Partito democratico. Il ministro degli Esteri le sta tentando tutte pur di evitare il voto e convincere il premier Mario Draghi a ritirare le dimissioni. Dimissioni che il presidente del Consiglio ritirerebbe solo se venisse dimostrata l'estinzione parlamentare del Movimento di Giuseppe Conte.
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Come farlo? Semplice: con un'operazione di svuotamento dei gruppi da mettere in atto con la distribuzione delle nove poltrone, occupate oggi da ministri, vice e sottosegretari pentastellati. Come riporta il Giornale sul tavolo ci sono le poltrone dei ministri Stefano Patuanelli (Agricoltura), Fabiana Dadone (Politiche giovanili) e Federico D'Incà (Rapporti con il Parlamento). Insieme a loro si dimetteranno anche i sei sottosegretari: Cosimo Sibilia (Interno), Giancarlo Cancelleri (Infrastrutture), Alessandra Todde (viceministro Sviluppo Economico), Rossella Accoto (Lavoro), Barbara Floridia (Istruzione), Ilaria Fontana (Transizione ecologica).
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E così, per grillini che vanno, ci sono grillini che arrivano. Le poltrone potrebbero invogliare Riccardo Fraccaro, Alfonso Bonafede e Davide Crippa.
Insomma, quello a cui si sta lavorando in queste ore è una sorta di nuova maggioranza: fuori i Cinque Stelle, dentro i cosiddetti responsabili alla Crippa e Buffagni. "C'è una notte per pensarci - ha avvertito Conte in chiaro riferimento agli incerti -, decisioni che vanno in direzione di una diversa prospettiva siano dichiarate per tempo, per correttezza nei confronti di tutti".
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