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Giorgia Meloni, la "clausola" nel patto con gli alleati: la tensione schizza alle stelle

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Dopo discussioni su alleanze e spartizioni, adesso è arrivato il momento di parlare di programmi. Di qui la riunione degli sherpa del centrodestra prevista questo pomeriggio: l'obiettivo è mettere nero su bianco i principali punti della coalizione. Uno di questi è rappresentato dalle pensioni: mentre Salvini spinge per l’addio alla Fornero, Berlusconi invece vuole alzare le minime a mille euro al mese. La Meloni intanto invita tutti a non fare promesse difficili da mantenere in caso di vittoria alle elezioni. 

 

 

 

Al tavolo - come riporta il Messaggero - ci saranno Giovanbattista Fazzolari e Raffaele Fitto per FdI, Massimiliano Romeo e Armando Siri per la Lega, Alessandro Cattaneo e Andrea Mandelli per Forza Italia. Lo scopo è quello di trovare dei compromessi su temi che spesso li dividono. Una piccola discussione, per esempio, sarebbe nata dall'intenzone della Meloni di inserire nel documento finale un riferimento chiaro al sostegno "senza se e senza ma" al popolo ucraino. Un messaggio rivolto non solo agli avversari, ma anche agli alleati. 

 

 

 

A questa condizione, però, la Lega avrebbe controbattuto: "Che bisogno c’è di ribadirlo? Siamo tutti a sostegno dell’Ucraina". Si sarebbe detto d’accordo invece Antonio Tajani: "Il programma sarà il nostro segnale di unità d’intenti: i cittadini sapranno dove e con chi vogliamo andare". Con grande attenzione a due punti: "La politica estera e il no ai cambi di partito".

 

 

 

 

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