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Giorgia Meloni, effetto "band wagon": perché può cambiare tutto

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Gli scenari per il voto del 25 settembre si vanno delineando sempre di più. E di fatto a spiegare cosa potrebbe accadere subito dopo la chiusura dei seggi sono i sondaggi di questi ultimi giorni che spingono a tutta forza verso la vittoria il centrodestra, ormai arrivato alla quota record di 20 punti percentuali di vantaggio sul centrosinistra. A questo punto però arriva una riflessione che fa Antonio Polito sul Corriere della Sera in cui mette sul campo l'effetto "band wagon". Cosa è? Si tratta di quel processo per cui si tende spesso a salire sul carro del vincitore. Spieghiamoci meglio: la Meloni è in testa ai sondaggi? E allora in tanti potrebbero scegliere di votare Fratelli d'Italia proprio per l'effetto "Band wagon" aggiungendosi al corpo elettorale che ha già scelto la leader di Fratelli d'Italia da parecchi giorni.

 

 

 

E dunque questo effetto sarebbe molto simile a quello sperimentato da Renzi col Pd e da Salvini con la Lega alle consultazioni europee in cui prima i dem e poi la Lega presero una valanga di voti.

 

 

 

Ma attenzione: Polito apre anche la strada a un altro scenario. La narrazione basata su numeri ormai certi del vantaggio abissale del centrodestra potrebbe dare il via a un fenomeno piuttosto curioso. Gli elettori del centrodestra sicuri della vittoria del campo moderato potrebbero scegliere di girarsi introno e magari scegliere in minima parte ad esempio il Terzo Polo di Carlo Calenda e di Matteo Renzi. E questa mossa potrebbe mettere a rischio Forza Italia che teme un sorpasso all'ultimo secondo. 

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