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Vittorio Feltri smaschera Enrico Letta: la menzogna più grande del Pd

Vittorio Feltri
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Questa campagna elettorale si è trasformata in un penoso gioco a chi la spara più grossa. Non la cazzata, e di queste ne volano tante - ahinoi - , bensì la cifra da donare all'elettore allo scopo di sedurlo e indurlo a recarsi alle urne per votare questo o quello. Non trovano i soldi per mitigare il caro bollette, ma i politici garantiscono quattrini a chiunque, come se fossero zio Paperone.  E trovo che tutto ciò si davvero degradante e lesivo della democrazia, in quanto è in assenza di proposte politiche, di una visione per il futuro, di idee chiare e convincenti, che si avverte la necessità di incoraggiare l'elettore remunerandolo, anzi sventolandogli davanti agli occhi la fettina di prosciutto.  Andrebbe persino bene, se solo non si trattasse di uno sporco inganno. Campione di questa pratica non è più soltanto il Movimento Cinque Stelle, bensì oggi è soprattutto il Pd a impegnarsi nelle offerte da mercato del pesce.

 

 

Al fine di avvicinare i giovani, carpendone sostegno e fiducia, il segretario Enrico Letta, ispirandosi evidentemente al personaggio della commedia italiana Cetto La Qualunque, ha deciso di offrire loro le caramelle, come il bonus da 10mila euro da donare ai diciottenni per il "merito" di avere raggiunto la maggiore età o la contribuzione di 2mila euro annuali sugli affitti per gli under 35. Misure che non produrrebbero nulla di buono ma che pure inciderebbero sulla spesa pubblica in modo massivo. Insomma, tanta spesa nessuna resa.  A un ragazzo non cambi la vita se gli versi un piccolo contributo sulla locazione, contributo che diventa del tutto irrisorio nelle grandi città, dove gli affitti sono alle stelle. Gli cambi la vita se favorisci il suo inserimento lavorativo agevolando una detassazione sul lavoro, ottenendo anche un rinvigorimento della piccola e media impresa, in Italia predominante, messa in difficoltà prima dalla pandemia e poi dalla crisi energetica in atto.

 

 

Peraltro quanto costerebbe allo Stato tale misura? Secondo i dati Istat sulla popolazione, al primo gennaio del 2021, i giovani tra i 20 e i 34 anni sono oltre 9 milioni. Se ciascuno di loro avanzasse la richiesta per l'ottenimento del bonus di Letta, cioè di 2mila euro annuali per l'affitto, la spesa sarebbe di oltre 18 miliardi. Dove li andiamo a prendere questi denari, Enrico? Dispiace che i ragazzi, i quali già si trovano a campare in un periodo storico che non è dei migliori, vengano presi per i fondelli da politicanti allo sbaraglio che continuano a regalarci gaffe e corbellerie. Mi auguro che i nostri giovani non si facciano abbagliare dallo scintillio pallido e illusorio delle inutili proposte del Partito democratico, che non scivolino nella trappola tesa dai progressisti, che non si lascino convincere che le devianze siano belle, come ha scritto Letta su Twitter («Viva le devianze»), che Giorgia Meloni sia la discendente diretta di Benito Mussolini, che il centrodestra intenda ripristinare il fascismo, che Matteo Salvini sia complice di Vladimir Putin, che la Costituzione sia in pericolo, che Silvio Berlusconi voglia mandare a casa Sergio Mattarella. Di queste stronzate ne abbiamo piene le scatole. Impostare una intera campagna elettorale su accuse false e infamanti nei confronti dell'avversario e su bonus impossibili non è strategia molto intelligente. Insomma, la sinistra si dia un minimo di contegno. Faccio notare, infine, ai giovanotti che stanno tanto a cuore ai democratici che la sinistra da anni destina in favore di ciascuno extracomunitario in regime di accoglienza 35 euro al giorno per il suo mantenimento, somma che in un mese supera i mille euro, eppure considera generoso concedere ai nostri ragazzi 2mila euro annuali per il tetto.

 

 

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