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Danilo Toninelli addio sconcertante: "Svuoto l'ufficio, ma il plastico..."

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Dopo due mandati, Danilo Toninelli fa le valigie. Il senatore del Movimento 5 Stelle si prepara a lasciare il Parlamento, come regolamento grillino vuole. "Sto svuotando l'ufficio - dice su Facebook pubblicando anche una foto -, ma il plastico del nuovo ponte di Genova è troppo pesante da sollevare anche per uno sportivo come me. Quindi ho chiesto una mano a quella famiglia che, da ministro, mi ha permesso col decreto Genova di farlo costruire in tempi record".

 

 

Il riferimento è appunto alla sua stessa forza politica di appartenenza: "Parlo ovviamente del MoVimento 5 Stelle a cui ho deciso di donarlo. L'unica vera famiglia che merita di poterlo esporre nella propria sede a testimonianza del grande lavoro fatto". Toninelli, che ora lascia la Camera, è stato ministro delle Infrastrutture durante il Conte 1. Un lavoro per cui si dice fiero: "In un anno da Ministro, con tutti i limiti, abbiamo fatto decreto Genova, micromobilità elettrica, abbiamo salvato i porti, ma per interessi e denaro creano una narrazione distruttiva".

 

 

E a chi gli ricordava che l'allora presidente del Consiglio non lo aveva riconfermato, il pentastellato rispondeva: "Uno dei motivi per cui non sono stato confermato è perché sono andato contro un sistema dove c'è un colosso industriale, in questo caso un concessionario, che guadagna miliardi di euro l'anno utilizzando un bene pubblico costruito con i soldi dei contribuenti. Quando ho detto che avremmo revocato le concessioni ai Benetton ovviamente io sono diventato il principale bersaglio di un sistema di potere".  Certo è che oltre al decreto Genova, Toninelli non potrà che essere ricordato per le sue tante gaffe. Anche su questo l'ex ministro ha la risposta pronta: "Diciamolo chiaro, meglio le gaffe che le mazzette". 

 

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