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Renzi inchioda Conte sul reddito: "Scandalo e fallimento, ecco i numeri"

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"Una certa cultura assistenzialista che vede nei Cinque Stelle il proprio simbolo fa credere che il lavoro sia sfruttamento e sia un pericolo": Matteo Renzi torna ad attaccare il reddito di cittadinanza, misura cara al Movimento 5 Stelle. "Fa credere che, in un mondo ipotetico, potremmo tutti vivere senza nessun tipo di difficoltà stando semplicemente retribuiti dallo Stato", ha spiegato il leader di Italia viva durante un comizio al museo Piaggio di Pontedera, in provincia di Pisa.

 

 

 

L'ex premier, poi, ha condannato nuovamente il comportamento di Giuseppe Conte, che nei giorni scorsi lo aveva invitato ad andare a Palermo senza scorta a dire di voler togliere il reddito di cittadinanza: "Da quando mi ha chiesto di venire in piazza senza scorta, sui miei social fioccano minacce di morte e di percosse. Il suo comportamento è semplicemente irresponsabile". E ancora: "Altrettanto irresponsabile andare dai giovani e dire: 'Tranquilli, se vi tolgono il reddito di cittadinanza scateneremo la guerra civile...'".

 

 

 

In ogni caso, secondo lui è necessario abolire la misura per un motivo ben preciso: "Il reddito di cittadinanza è uno scandalo, un fallimento, lo dicono i numeri: con i governi Renzi e Gentiloni ci sono stati 1,2 milioni di posti di lavoro in più, con i governi Conte il saldo è negativo". Non sono mancate, però, nemmeno stoccate alla sinistra: "Letta non aumenta i voti del Pd, ma sicuramente ha aumentato le tasse, avendo alzato l'iva dal 21 al 22%". E ancora: "Chi vota Pd vota il reddito di cittadinanza, lo fa da quando il Pd ha sposato Luigi Di Maio. Lo dico da ex rappresentante Pd... che amarezza".

 

 

 

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