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Guido Crosetto, "cosa mi aspetto ora da Mattarella"

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"L'incarico a Giorgia Meloni? Mi aspetto che il capo dello Stato segua la prassi che ha sempre seguito, essendo un sincero democratico". Guido Crosetto, intervistato dal direttore Enrico Mentana alla maratona elettorale del TgLa7, lancia pur con grande garbo istituzionale la corsa della leader di Fratelli d'Italia a Palazzo Chigi. Una scelta logica dal punto di vista della coalizione di centrodestra (FdI ha prevalso nettamente su Lega e Forza Italia) e che dovrebbe garantire la tenuta della maggioranza anche a Sergio Mattarella, cui spetta l'ultima parola nella designazione del premier.

Di sicuro, però, secondo Crosetto il governo che nascerà nelle prossime settimane non potrà fare tutto da solo: "Sono cofondatore di questo partito e da tecnico ricordo che la legge di bilancio va mandata a Bruxelles il 16 ottobre. Quindi il nuovo governo avrebbe un giorno per farla. Per questo motivo credo che dovremmo lavorare a una interlocuzione tra il vecchio governo e i nuovi eletti, lavorare a 4 mani". In altre parole, servirà l'apporto di Mario Draghi

Accantonate con una certa insofferenza le polemiche sollevate da sinistra e all'estero sulla natura "di destra" della Meloni ("La preoccupazione riguardo a Giorgia Meloni è una cosa inventata dalla stampa. Lei è affidabile, a lei affiderei il futuro dei miei figli. Io che non ho una storia di destra dico che lei sa come preservate l'economia come i meno abbienti") Crosetto ha voluto commentare anche un suo possibile ingresso nella squadra di governo. Il fondatore di FdI si definisce "un tecnico", che "non ha una storia di destra". Di più: "Non ho nulla a che fare con il fascismo". E a Mentana, che gli chiede papale papale se entrerà nel governo, replica con una battuta: "Sono troppo grosso", ma il sorriso sornione e un po' elusivo fa sbilanciare Mentana. "Insomma, non lo esclude..."

 

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