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Guido Crosetto a Cartabianca, dura replica a Bersani: "Cosa faremo al governo"

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Duro botta e risposta a Cartabianca tra Guido Crosetto e Pier Luigi Bersani. Il primo, fondatore di Fratelli d'Italia, non ha ruoli ufficiali nel partito di Giorgia Meloni, premier in pectore del prossimo governo di centrodestra, ma è inserito i ogni toto-ministri con vari, ipotetici ruoli. Il secondo si è tirato fuori dal Parlamento e riveste oggi il ruolo di "padre nobile" di una sinistra sgangherata e da rifondare. Su cosa e con quali argomenti, Bersani lo mette subito in chiaro: "Un governo che si insedia e giura sulla Costituzione antifascista nata dal 25 aprile vuole riconoscere il 25 aprile così come i francesi riconoscono il 14 aprile? Io non chiedo abiure verbali, serve una presa d’atto". Anche dal talk di Rai 3 e a campagna elettorale ormai archiviata, insomma, il tasto sui cui continuano a premere i progressisti è uno e uno solo: Meloni fascista.

 

 

 

Secca la replica di Crosetto, a scanso di equivoci (e strumentalizzazioni): "Il centrodestra difenderà la Costituzione, rispetterà la democrazia e le leggi dello Stato. E’ nello spirito della destra rispettare le istituzioni". Punto e a capo. Si può parlare di contenuti, programmi ed emergenze, vere. "Avremo un inverno difficile - sottolinea Bersani -. Ci vorranno dei soldi: si possono ottenere col debito, con dei condoni o si vanno a prendere dove sono con un criterio di solidarietà ed equità. Aspetto la destra davanti a questa sfida".

 

 

 

Una destra che, prosegue l'ex segretario del Pd passato poi con Articolo 1 e LeU, lo sta per certi versi sorprendendo: "La Meloni si sta avvicinando al politicamente corretto. Dobbiamo trovare dei soldi e non siamo la Germania. Parliamo di extra-profitti. Tra Covid, guerra ed energia c’è tanta gente che ha fatto un sacco di soldi. Adesso serve solidarietà". Tradotto: patrimoniale. Geniale, peraltro, in un momento in cui la contrazione dei consumi potrebbe trascinarci in una rovinosa recessione. Tant'è. La risposta di Crosetto non si fa attendere: "Dobbiamo riscoprire un senso di comunità nel momento in cui affrontiamo la più grande crisi economica e sociale dal Dopoguerra. La priorità del governo è mettere in sicurezza il Paese e anche la sua parte più povera". 

 

 

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