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Totoministri, bomba Bloomberg sulla Meloni: "Chi rinuncia"

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"Il nuovo ministro dell'Economia non sarà lui". Un grosso intoppo sulla strada che porterà Giorgia Meloni alla formazione del prossimo governo di centrodestra: è Bloomberg, prestigiosa e solitamente molto ben informata agenzia finanziaria americana, a sganciare la bomba sul totoministri, assicurando che Fabio Panetta, membro del Comitato esecutivo della Banca Centrale Europea, con ogni probabilità risponderà no alla richiesta della leader di Fratelli d'Italia di assumere l'incarico al Dicastero di via XX Settembre. A rivelarlo a Bloomberg è stata una fonte riservata "una persona informata sulla questione" che ha preferito però restare anonima ma che assicura di aver ricevuto la soffiata dallo stesso Panetta,  nel corso di un colloquio privato in occasione della riunione dei ministri delle finanze dell'area dell'euro tenutasi in Lussemburgo martedì. 

La poltrona del Mef è una di quelle ritenute cruciali dalla Meloni: decisiva per sviluppare le politiche economiche già instradate dal governo uscente di Mario Draghi, dovrà essere "vidimata" dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e trovare soprattutto un buon riscontro nelle cancellerie internazionali, con particolare attenzione alle stanze del potere di Bruxelles e Francoforte. Ecco perché la leader di Fratelli d'Italia starebbe sondando con insistenza nomi "tecnici", al di sopra delle bagarre politiche interne e con agganci forti e saldi con la macchina-Stato. 

Scartato Panetta (nelle ultime ore si parlava anche di un possibile intervento del presidente Mattarella in persona per convincerlo a rinunciare al ruolo di rappresentante italiano nel board della Bce e pure alle ambizioni di diventare governatore di Bankitalia), secondo il Foglio salgono in contemporanea le quotazioni di Domenico Scannapieco, attualmente amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti. Anche lui uno dei "Draghi boys" molto stimato, pare, anche dalla Lega. E nell'ottica di una tenuta della maggioranza su chi dovrà assumersi responsabilità gravi, non è cosa da poco.

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