Giorgia Meloni tra tormenti e desideri: "Non dormo la notte"
Giorgia Meloni, che va dritta verso la presidenza del Consiglio, si sfoga in privato: "Sono 30 anni che faccio politica, che lavoro per portare il mio partito a vincere, arrivo all'appuntamento con la storia - perché per la destra questo è un momento storico - e nel mondo succede di tutto e di più...". E questo la preoccupa non poco, "non dormo la notte", rivela il Corriere della Sera. La leader di Fratelli d'Italia si affida alle decisioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e non fa pressioni ma nei ragionamenti con i suoi emerge come la cosa più opportuna per il bene del Paese sia che chi ha istruito tutti i dossier sulla crisi energetica vada a far valere la posizione italiana ai tavoli. Solo dopo toccherà a lei.
Dopo il voto, l'impennata: per la Meloni numeri mai visti prima
Del resto i rapporti con il governo Draghi sono molto buoni come "dovrebbe essere in una democrazia matura: non ci si fanno i dispetti, non si fanno sgambetti", dice ancora. E Draghi è stato "più che corretto". Ma attenzione, perché questo non vuol dire che sia diventata "draghiana: siamo solo persone serie che si comportano seriamente".
"Non mi farò imporre quei nomi": il diktat della Meloni che cambia la squadra di governo
Inoltre la Meloni non si farà imporre alcun nome da nessuno e non si lascerà influenzare dai diktat dei partiti alleati. Il suo ragionamento è che se non si troverà la quadra entro metà della prossima settimana, è pronta anche ad andare con la sua lista dal Mattarella e presentarsi poi i in Parlamento: chi ci sta bene, chi non vuole votarla addio. Solo con una squadra di fiducia e di altissimo profilo Giorgia può - e vuole - governare.