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Governo di centrodestra? Difficile far peggio della galleria di mostri targata Pd

Pietro Senaldi
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Di Maio è ancora alla Farnesina, la Lamorgese al Viminale, Orlando al Lavoro e Speranza alla Salute. Con questo parterre di uomini sbagliati al posto sbagliato, la sinistra ha già fatto partire il processo contro il governo che non c'è, ovverosia  quello di centrodestra, per dire che difetta delle competenze necessarie. Siamo al bue che dà del cornuto all'asino, un gruppo dirigente che ha portato l'Italia sull'orlo del baratro, e ben oltre, che deride chi si appresta a scalzarlo, facendo finta di ignorare di essere in una condizione peggiore. Letta, Renzi e compagni pretendono un livello alto dalla squadra della Meloni? Sacrosanto, ma a noi basterebbe che i futuri ministri siano meglio di quelli che ci hanno propinato i leader piddini e Conte.

 

 

 

Ma dove è finita l'oculista Kyenge all'Integrazione? Vi ricordate l'olimpionica Josefa Idem alle Pari Opportunità, costretta alle dimissioni dopo pochi giorni per una vicenda di abusi edilizi? E poi, sempre Letta, che fece per la prima volta ministro Orlando, transitato negli anni dall'Ambiente, alla Giustizia, al Lavoro senza lasciare traccia? Per non parlare delle figurine di Renzi, l'inesistente Madia alla Pubblica Amministrazione, simbolo degli statali fannulloni, la Mogherini, che il Rottamatore stesso ripudiò, e finanche la Boschi, avvocatino di provincia messa alle Riforme per ridisegnare la struttura istituzionale del Paese, innalzata sopra qualche centinaio di giuristi e costituzionalisti che avrebbero potuto darle lezione...


VECCHIA BUFALA
Questa cosa della competenza è la più grande bufala che ci spaccia la sinistra, così a corto di talenti da scambiare Franceschini per un'eminenza culturale, Letta per uno che ci capisce di politica, la non diplomata Fedeli per una professoressa e la bracciante Bellanova per una nuova Di Vittorio, in grado di sfidare il caporalato del Mezzogiorno. Per avere un ministero la forzista Lorenzin, alla quale Berlusconi non chiedeva neppure di comprargli l'aspirina, è dovuta passare dall'altra parte, premiata con il ministero della Salute. E poi dicono che se le cose nella sanità non vanno è colpa dei governatori... Sono arrivati a spacciarrci Gualtieri, il sindaco chitarrista che a Roma sta facendo rimpiangere la Raggi, per un raffinato economista, quando è uno storico. Facciamo grazia dell'esercito dei ministri grillini, da Toninelli alla Lezzi, da Bonafede alla Grillo, perché non ci piace sparare sulla croce rossa.

 

 


TECNICI E FAMIGLI
Questa richiesta di competenti che arriva da sinistra ha una sua logica, perché il momento è difficilissimo e occorrono abilità fuori dal normale, ma è soprattutto un modo con il quale il Pd, cacciato fuori dalla porta dagli elettori, vuole rientrare dalla finestra. Letta e compagni chiedono ministri tecnici perché sperano di influenzare così la Meloni e piazzare mine nel suo governo. Come se i tecnici, per incidere, dovessero per forza avere un ministero, quando in tutte le democrazie la titolarità e l'indirizzo dei dicasteri sono politici e sta poi al politico circondarsi, nei ruoli operativi delle professionalità adeguate. Una cosa che il Pd al potere non ha mai fatto, piazzando nei posti di sottogoverno tesserati, amici, famigli e clienti, come le vicende dei dem romani dimostrano. Di una cosa siamo certi, il prossimo governo non annovererà i mostri che negli ultimi vent' anni ci hanno rifilato i giallorossi... 

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