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Roberto Speranza, un milione di multe: chi rischia

Roberto Speranza

Massimo Sanvito
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L'uomo delle restrizioni se ne va (per fortuna) lasciando un regalino. Speranza, l'ultras chiusurista, dà l'addio a modo suo. L'ultimo atto dell'ormai ex ministro della Salute, l'uomo che durante una pandemia ha trovato il tempo di scrivere un libro per poi ritirarlo dal mercato, è una vagonata di raccomandate (almeno un milione) inviate dall'agenzia Entrate e Riscossione (l'ex Equitalia) agli over 50 che non hanno rispetto gli obblighi vaccinali. L'elenco, con nomi, cognomi e inidirizzi di chi ha deciso di sottrarsi al siero, lo ha stilato proprio il Ministero. Entro il 30 novembre gli irriducibili no vax potrebbero trovare nella cassetta delle lettere la cartella esattoriale per saldare la multa da 100 euro.

 

 

 

SARÀ BATTAGLIA Non è detto, però, che si arrivi a tanto. Il cambio di governo, col centrodestra al timone del paese, potrebbe infatti bloccare la pioggia di sanzioni. Soprattutto Fratelli d'Italia, di fatto gli unici a battersi contro l'obbligo di green pass nei mesi scorsi, promette battaglia.
Del resto, tra i partiti della coalizione, in cima alle priorità c'è quella di non mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Perché alla crisi sanitaria è dapprima subentrata quella economica e di recente quella energetica. Non a caso, a proposito del decreto Aiuti ter, presentato dal governo Draghi a fine settembre e ora all'esame della Camera, la nuova maggioranza ha già specificato che tra gli emendamenti da approvare subito inserirà anche quello della sospensione o del rinvio delle cartelle dell'agenzia Entrate Riscossione che racchiudono le multe legate al covid. Il periodo non è certo dei migliori e andare a gravare sulle spalle delle famiglie, ora, viene visto dal centrodestra come fumo negli occhi. L'eredità lasciata da Speranza sa tanto di bastone tra le ruote del nuovo esecutivo che sta per formarsi. Per cercare di azzopparlo fin da subito, sfruttando le difficoltà degli italiani.

 

 


Non è un mistero, infatti, che durante la conversione in legge del decreto Aiuti bis, il governo delle larghe intese aveva bloccato il correttivo per mancanza di coperture. Per supportare i lavoratori più colpiti dalle sanzioni si chiedeva l'istituzione di un apposito fondo del Ministero dell'Economia, con una dotazione di 200 milioni di euro per il 2022. Denaro da utilizzare per un parziale reintegro delle somme non corrispo- ste che, però, in caso del via libera da parte dell'ex Equitalia potrebbe essere prosciugato. Ergo: i non vaccinati dovrebbero pagare fino all'ultimo centesimo, senza alcuno sconto. Nel mirino delle cartelle esattoriali ci sono no vax di ogni campo, compresi medici, infermieri, insegnanti, agenti delle forze dell'ordine, persone che prima dello scorso 15 giugno non avevano ancora iniziato il ciclo vaccinale primario o non avevano ancora fatto la seconda dose o non avevano fatto la dose di richiamo successiva al ciclo entro la scadenza del green pass.

 

 

PALLA AL CENTRODESTRA
Ora la palla passa al governo Meloni. Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e la pattuglia dei moderati stanno preparando un emendamento firmato da tutti i gruppi da depositare alla Commissione speciale per gli affari di governo. Che in attesa delle formazione delle commissioni permanenti dovrà convertire in legge il pacchetto di aiuti da oltre 15 miliardi e mettere le mani sulla nota di aggiornamento al documento di economia e finanza per avviare gli ingranaggi della macchina della nuova legge di bilancio. Tra i primi provvedimenti del nuovo esecutivo potrebbe dunque esserci la liberazione dal fantasma di Speranza. Il blocco delle multe non sarebbe solo un atto materiale ma anche simbolico: un addio agli allarmisti e ai gufi del covid. 

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