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Roberto Formigoni: "C'è chi usa la piazza per strizzare l'occhio a Putin"

Roberto Formigoni
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Si stanno realizzando preparativi per organizzare manifestazioni per la pace in varie parti d'Italia. Associazioni, movimenti, partiti, singole persone e personalità stanno compiendo sforzi per far sentire la propria voce in favore di una cessazione delle ostilità tra Russia e Ucraina. Ma ci sono differenze fondamentali tra due tipi di manifestazioni. C'è chi sa bene che la pace è inseparabile da verità e giustizia, e quindi si batte per "questa" pace, fondata su verità e giustizia. Sostiene a chiare lettere che la pace è stata violata dalla feroce aggressione della Russia a uno stato sovrano, l'Ucraina, con atti di orrenda barbarie che violano ogni statuto internazionale, che fanno volutamente strage di civili con bombardamenti mirati su abitazioni, fabbriche, scuole.

E quindi sottolinea che c'è un aggressore e un aggredito, il quale ha tutto il diritto di difendersi, e che non ci sarà pace giusta se non a condizioni che siano approvate anche dall'aggredito.

 

 

Lo ha proclamato a chiare lettere anche il presidente Mattarella: «La guerra è stata scatenata dalla Federazione Russa. La via per la pace passa da un ristabilimento della verità, del diritto internazionale, della libertà del popolo ucraino».

E c'è invece chi chiama la gente a raccolta nelle piazze per chiedere una generica cessazione delle ostilità, considera equivalenti le responsabilità di Putin e Zelensky, si rifiuta categoricamente di nominare la Russia come responsabile della guerra, critica gli aiuti dell'Occidente e l'invio di armi, dimenticando che senza questi aiuti il nome di Ucraina sarebbe già stato cancellato dalle carte geografiche (come è avvenuto per le quattro provincie annesse con i referendum farsa delle scorse settimane), la volontà democratica del popolo ucraino spazzata via, il popolo stesso ridotto in schiavitù. Ricordate la prima parola d'ordine di Putin? «È necessaria un'operazione speciale per annientare le sacche naziste in Ucraina».

 

 

Ma è diventato via via chiaro che per Putin tutto il popolo ucraino sarebbe nazista, perchè preferisce emigrare, o resistere e combattere fino a morire piuttosto che lasciarsi annientare. Questo secondo tipo di manifestazioni ha molti sostenitori: oltre a gruppi e partitini di estrema sinistra, oltre ai soliti pacifisti strabici, una parte importante di nostalgici militanti del Pd, e anche affiliati a diverse organizzazioni cattoliche, dimentiche delle parole chiare di Papa Francesco che non è mai stato ambiguo nel considerare gli Ucraini come gli aggrediti e le vittime. Attenti dunque, ogni uomo di senno desidera la pace, ma se non è fondata su verità e giustizia, è un inganno orribile. 

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