Berlusconi: "Meloni? Cosa ho scritto su un secondo foglio"
"Il foglio con gli appunti su Meloni? Erano appunti fatti da me mentre parlavano i senatori": Silvio Berlusconi fa chiarezza su uno degli argomenti più dibattuti del momento. Nei giorni scorsi, mentre si eleggeva il presidente di Palazzo Madama, il leader di Forza Italia è stato immortalato in aula con un foglio in cui descriveva la premier in pectore con termini poco lusinghieri, come "supponente, prepotente, arrogante e offensiva".
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La replica di Meloni non si era fatta attendere: "Manca un punto agli appunti di Berlusconi, non sono ricattabile". Poi l'incontro riappacificatore di ieri a Roma. I due hanno avuto un chiarimento e hanno dichiarato che si presenteranno insieme al Quirinale per le consultazioni. Oggi, fermato dai cronisti all'uscita dal Senato, il Cav ha fornito un'ulteriore spiegazione sulla questione: "Il mio giudizio su Meloni era su un altro foglio ed era del tutto positivo". Quegli appunti, insomma, sono stati presi da Berlusconi mentre i senatori azzurri si sfogavano con lui: "I senatori avevano inteso dare un segnale a FdI sulla base del fatto che il numero degli elettori tra noi e la Lega è lo stesso, vogliono essere trattati alla pari della Lega. Poi avevano già deciso di votare alla seconda votazione per ignazio La Russa".
Il chiarimento di Silvio Berlusconi
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A un certo punto, poi, l'inviata di Tagadà si è rivolta a lui dicendo: "C'è chi ha detto che andare in via della Scrofa è stato come chiedere perdono alla Meloni...". Parole a cui Berlusconi ha risposto: "Ma no, nessun perdono, ho chiesto io di andare lì. Tutte le cose comparse sui giornali sono solo invenzioni", ha chiosato il leader azzurro.
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