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Ilaria Cucchi impensabile, elogia Ignazio La Russa: "Spessore umano"

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Il primo intervento al Senato di Ilaria Cucchi non è passato inosservato e ha spaccato la politica, prima ancora che l’opinione pubblica. La storia del fratello Stefano è ormai nota a tutti e la senatrice l’ha ricordata davanti ad alcuni dei volti che considera “nemici” e che ora fanno parte del governo Meloni. “Mi sono rivolta anche ai miei ‘nemici’ di un tempo - ha scritto in un post pubblicato su Facebook - coloro che hanno fatto pagare un prezzo altissimo alla mia spesso disperata ricerca di verità e giustizia per l’uccisione di Stefano”.

 

 

Poi la Cucchi ha fatto i nomi di Matteo Salvini e Ignazio La Russa: “Il primo è il padrino della ‘bestia’, una macchina spietata ed efficiente di vero e proprio fango che mi ha colpita sistematicamente con fake news, falsi profili, ingiurie ed anche, talvolta, minacce. Il secondo, nei primissimi passi dell’inchiesta per la morte di mio fratello, giurò, urbi et orbi, che i Carabinieri non avevano nulla a che fare con l’omicidio di Stefano Cucchi. Mentre non ho motivo di dubitare della buona fede di quest’ultimo, ne ho più di uno per quella del primo che, dell’insulto a me, alla mia famiglia ed a Stefano, ne ha fatto un leitmotiv della propria campagna elettorale”.

 

 

La senatrice ha denunciato il comportamento al Senato del leader leghista: “Ha approfittato di una piccola pausa per rientrare in aula solo dopo che io avevo terminato di parlare. Il Presidente La Russa mi ha gentilmente concesso di terminare il mio intervento nonostante le proteste di qualcuno perché avevo ampiamente sforato i tempi concessimi. Differenze di stile. Non solo, ma anche di cultura. Di spessore umano. Lo dico per quella onestà intellettuale che tutti mi riconoscono a prescindere dalle mie idee e dai miei valori che sono diametralmente opposti”.

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