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Mezz'ora in più, Fini: "Detto da me ha un significato", la frase sul Cav

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Niente più silenzio. Gianfranco Fini torna a parlare in tv e lo fa da Lucia Annunziata a Mezz'ora in più. Ospite di Rai 3, Fini torna sulla litigata con Silvio Berlusconi di dodici anni fa, all'epoca del Popolo della Libertà. A rievocare quei tempi è la stessa conduttrice. Ma Fini non si sottrae e commenta: "Un errore imperdonabile - dice riferendosi alla nascita del Pdl - non lo perdono me stesso. Credevamo nel bipolarismo, pensavo fosse necessario un rassemblement di centrodestra". Noto quel "che fai mi cacci", pronunciato al leader di Forza Italia da parte dell'ex ministro. "Mi prese in parola in quell'occasione", afferma alquanto amareggiato e facendo calare il silenzio in studio.

 

 

 

E proprio su Berlusconi intende soffermarsi: "È un personaggio che ha una fortissima personalità e credo di essere un buon testimone a riguardo". Il Cav però, con Giorgia Meloni premier, è in un momento in cui "prende atto che non è più il dominus, che in qualche modo il sovrano ha perso lo scettro" e lo ha fatto "a opera di una donna che da quando era ragazzina ha masticato pane e politica". E ancora: "Tutti sanno che questo non era titolo di merito ai suoi occhi".

 

 

Poi, alla domanda se l'esecutivo con Forza Italia all'interno rischia, replica: "Berlusconi non è un irresponsabile, e detto da me ha un certo significato. Basta vedere i ministri di Forza Italia, penso ad Antonio Tajani, che danno ampia garanzia di continuità nell’azione di governo". Infine il dietrofront su Fratelli d'Italia, Meloni e Ignazio La Russa: "Avevano ragione loro e avevo torto io - confessa in riferimento alla volontà di ricostruire la destra - quando nacque Fratelli d'Italia manifestai uno scetticismo totale". E invece la sua leader è l'attuale presidente del Consiglio. 

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