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Reddito di cittadinanza, "stop": arriva la stretta, ecco per chi

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Non è ancora chiaro il destino del reddito di cittadinanza. Quel che è certo però è che verrà modificato, molto probabilmente sulla scia di quanto ha dichiarato Giorgia Meloni nel suo discorso programmatico alle Camere subito dopo l'insediamento. L'idea è di mantenere il Rdc per i soggetti fragili ma non per coloro che sono in grado di lavorare. Quindi no alla cancellazione totale e sì a una sostanziale modifica. Così il nuovo esecutivo prepara la riforma che arriverà a fine anno con la legge di Bilancio. A renderlo noto è la stessa premier nella conferenza stampa di ieri seguita al Consiglio dei ministri. Prima di procedere, però, ci sarà il confronto con le parti sociali e i sindacati - il cui incontro è previsto la prossima settimana.

 

Il sostegno economico nato sotto il governo giallo-verde del 2019 capitanato da Giuseppe Conte subirà comunque una stretta. Ne è testimonianza la mancata proroga dei contratti dei circa 1000 navigator, che sono scaduti lo scorso 31 ottobre. La posizione del nuovo governo prevede un distinguo sulle platee di percettori tra abili e non abili al lavoro. Questi ultimi sono tutti coloro che non sono in condizione di lavorare e necessitano di un aiuto, come gli anziani in difficoltà, i disabili e i nuclei privi di reddito con figli minori di cui farsi carico, per cui continueranno ad avere una forma di assistenza e di sostegno al reddito. Per tutti gli altri invece, il Rdc diventerà uno strumento orientato esclusivamente all'inserimento lavorativo. In questo caso, si prospetta una stretta sui controlli in chiave anti furbetti e si ragiona su presupposti più rigidi, come la riduzione dell'assegno dopo il primo rifiuto e la revoca dopo la seconda offerta rifiutata, anziché dopo la terza come è previsto al momento.

 

"Nessuno ha mai detto che chi non può lavorare verrà lasciato indietro, non è questo il messaggio", ha rassicurato il ministro del Lavoro Marina Calderone. "Invece chi è nelle condizioni di lavorare lo sarà attraverso dei percorsi di riqualificazione per trovare la giusta collocazione", ha proseguito. "Poi se ci sarà da apportare modifiche in termini di nuovo assetto, controlli, condizionalità, servirà per migliorare l'ingresso dei lavoratori". 

 

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