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Ong, la mossa di Piantedosi: ecco perché la Rise Above può sbarcare

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Sì allo sbarco della Rise Above, no a quello di Humanity 1 e Geo Barents. La scelta di Matteo Piantedosi non è casuale. Il ministro dell'Interno ha ben pensato alle mosse da prendere per lanciare un chiaro avvertimento alle ong straniere. "Ci stiamo comportando con umanità ma fermezza sui nostri principi. In tal senso impronteremo le prossime azioni", commenta dopo aver fatto sbarcare i cosiddetti fragili, i minori, e i nuclei familiari. Tutti gli altri, no.

 

 

Un via libera grazie al quale Piantedosi si sfila dalle polemiche. Ma non solo, a spiegare cosa ci sarebbe dietro il permesso alla Rise Above ci pensa La Stampa. Qui si legge: "Trattamento diverso, perché questa nave, anch'essa battente bandiera tedesca, non avrebbe violato la regola fondamentale, ovvero si è rapportata fin da subito con il centro di soccorso italiano". Eppure il titolare del Viminale con le altre due ong non intende fare retromarcia. Anzi, ha già prospettato ai comandanti una multa da 50 mila euro se non rispetteranno gli ordini e non lasceranno subito il porto con i migranti ancora a bordo.

 

 

 

Tutto queste serve a Piantedosi a dimostrare all'Europa che il governo Meloni non rifiuta gli obblighi della Convenzione sul Mare. "Stiamo accogliendo - ricorda il ministro - anche altre navi che arrivano con eventi Sar (search and rescue, ndr). Non stiamo facendo mancare a nessuno l'assistenza umanitaria come ci viene internazionalmente riconosciuto". Ecco dunque la strada su cui si muove Piantedosi per evitare di finire a processo come Matteo Salvini. 

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