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Carlo Calenda contro Enrico Letta: "Il piagnisteo"

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"Caro Enrico Letta, c’è una sola cosa che un grande partito come il Pd non può davvero mai fare: il piagnisteo": Carlo Calenda risponde così alla lettera del leader dem pubblicata questa mattina sul Corriere della Sera. Una lettera nella quale il segretario si lamenta del fatto che siano "tutti contro il Pd": "Per M5S e Terzo polo la nuova legislatura è iniziata come era finita la precedente. Tutti contro il Pd: Calenda, Conte e Renzi sono ancora in campagna elettorale”. E ancora: "Stessi i toni, simili le forzature dialettiche, a dimostrazione che, quando si tratta di piccoli interessi di parte, alla fine possono emergere paradossali affinità elettive anche tra chi ha passato anni a farsi reciprocamente la guerra e a porre a noi estenuanti veti incrociati".

 

 

 

Le parole di Letta, però, non sono piaciute affatto al leader di Azione, che questa mattina sul suo profilo Twitter ha scritto un commento, smentendo di fatto il dem: "Dalle bollette alle regionali vi abbiamo offerto collaborazione sui contenuti. Decidete liberamente. Ma senza vittimismi". Calenda, insomma, rivendica le proposte fatte dal Terzo Polo al Pd su diversi temi. Proposte che, a suo avviso, non sarebbero proprio state prese in considerazione dai dem. 

 

 

 

A preoccupare il segretario del Pd sono le possibili conseguenze di questa triplice opposizione sull'Italia: "La destra ha vinto le elezioni e Giorgia Meloni governa l’Italia. Eppure, tutti e tre ritengono che fare opposizione al Pd sia più redditizio che fare opposizione al governo più a destra della storia della Repubblica. È una scelta priva del benché minimo senso di responsabilità istituzionale. E non lo dico per le potenziali conseguenze sul Pd".

 

 

 

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