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Di Maio a Bruxelles? "Cosa c'entrano Draghi e Gentiloni": lo sfregio alla Meloni

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L’incarico prestigioso a livello europeo che potrebbe essere affidato a Luigi Di Maio è un modo per “punire” il governo di Giorgia Meloni? È il sospetto avanzato da Giuseppe Vatinno, che su affaritaliani.it ha commentato la notizia: “Di Maio ‘sceicco di Bruxelles’ non ha solo l’ovvia interpretazione di un moto di umana gratitudine che Mario Draghi ha avuto nei confronti di chi ha tentato, sia pur goffamente, di aiutarlo, ma anche di uno sgarbo a Giorgia Meloni, suo successore a Palazzo Chigi”.

 

 

Inoltre secondo Vatinno non è da escludere che “non è da escludere che “il ‘messaggio' recapitato ieri al governo abbia a che fare con la vicenda delle navi dei migranti e le conseguenti note tensioni tra Roma e Parigi. A questo punto il mandante non sarebbe neppure Draghi ma direttamente i vertici Ue e chissà che il ‘gatto mammone’ Paolo Gentiloni, commissario per gli affari economici, non ne sappia qualcosa”. Ma per quale ruolo è in corsa Di Maio? Sparito dai radar della politica italiana dopo la sonora sconfitta elettorale, che lo ha visto rimanere fuori dal Parlamento, l’ex ministro degli Esteri è tra i più accreditati per essere nominato inviato speciale dell’Ue nella regione del Golfo Persico.

 

 

Un ruolo prestigioso, dato che avrà l’incarico di trattare questioni di sicurezza in quest’area che è ritenuta molto importante dall’Europa. Secondo quanto riportato da Repubblica, Di Maio sarebbe in vantaggio per la nomina anche grazie all’endorsement di Draghi, che prima di concludere la sua esperienza di governo avrebbe dato il suo benestare incontrando i rappresentanti della Commissione.

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