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Di Maio, il nome dietro la super-poltrona: un retroscena pesantissimo

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Luigi Di Maio non più disoccupato. Stando a diverse indiscrezioni l'ex ministro degli Esteri sarebbe in pole position per il posto da Inviato speciale dell'Ue per la Regione del Golfo Persico. Una vera e propria poltronissima, visto che si tratta di una regione chiave soprattutto per la sicurezza nel Medio-Oriente e per le partite energetiche. Ma chi c'è davvero dietro la sua candidatura? Secondo Repubblica ci sarebbe un placet di Mario Draghi. In ogni caso la notizia non è piaciuta a molti.

 

 

Primo fra tutti a commentare ci pensa il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri. "Apprendo con sconcerto - sono state le sue parole - che Luigi Di Maio sarebbe oggetto di valutazione a livello di Unione Europea per un eventuale incarico da inviato per il Golfo Persico per occuparsi di gas e di energia".

 

 

E ancora, ancora più pesantemente: "Dopo aver dimostrato tanta presunzione e tanta incompetenza sarebbe davvero assurdo che le istituzioni europee utilizzassero uno come Di Maio per un incarico rilevante e delicato. Capisco che è disoccupato, ma si trovi un normale lavoro e non continui a portare all'interno di istituzioni la sua totale inadeguatezza. Personalmente riterrei da parte dell'Unione Europea l'affidamento di un incarico a Di Maio un'autentica provocazione nei confronti dell'Italia. Dopo i tanti danni fatti alle istituzioni e alla politica Di Maio invece che farsi inviare nel Golfo Persico si faccia inviare a casa e ci rimanga". Come Gasparri, anche Antonio Tajani ha voluto precisare che l'ex Cinque Stelle "si è candidato lui, non è il candidato del governo italiano. Deve decidere (l'alto rappresentante per la politica Estera Ue Joseph) Borrell". 

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