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Conte, "non era un condono": disastro a Ischia, cosa non torna

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Parlando della tragedia di Ischia, Giuseppe Conte ha negato di avere introdotto un condono durante il suo primo governo. "Per accelerare le pratiche impantanate noi abbiamo introdotto l'articolo 25 che non è un condono, ma una procedura perché si espletasse più celermente l'esito delle pratiche", ha detto nello studio di Lucia Annunziata a Mezz'ora in più su Rai 3. Quando la conduttrice gli ha chiesto della norma che riguardava l'isola, contenuta nel decreto del 2018 sul Ponte di Genova, il leader del M5s - che allora era premier - ha risposto: "L'apprezzo perché ha letto l'articolo 25 del decreto sul Ponte ma le dico che non era affatto un condono".

 

 

 

"È uno dei primi dossier che abbiamo assolto con senso di responsabilità cercando di sbloccare una situazione che c'era, senza derogare ai vincoli idrogeologici - ha continuato Conte, riferendosi al decreto -. Era una procedura di semplificazione". Repubblica, però, fa notare che qualcosa non torna. Anche perché proprio l'articolo 25 citato da Conte porta la parola condono nel nome: "Definizione delle procedure di condono". Con quell'articolo, scrive Repubblica, "in sostanza è stata data la possibilità di riaprire i termini di un vecchio condono - quello del 1985 - e sanare gli abusi costruiti negli anni".

 

 

 

"Ischia è una tragedia in un territorio molto complicato, violentato dal dissesto idrogeologico. Quando mi sono insediato nel 2018 abbiamo trovato una unità di missione che impiegava solo nove mesi per attuare un progetto. Chiamai il ministro Costa e chiesi - insieme al capo della Protezione civile Borrelli - di elaborare un progetto chiamato 'Proteggi Italia', un piano per mettere in sicurezza edifici pubblici e privati italiani", ha spiegato Conte. Che poi ha aggiunto: "A Ischia ci sono richieste di condono precedenti al 2018, dunque precedenti al mio governo, per circa 27mila abitazioni su 60mila abitazioni, quindi la metà con richiesta di condono. In più ci sono richieste per danni da terremoto per 1.100 abitazioni. Per accelerare le pratiche impantanate noi abbiamo introdotto l'articolo 25 che non è un condono, ma una procedura perché si espletasse più celermente l'esito delle pratiche".

 

 

 

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