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Rave, ora c'è il testo definitivo: il pugno di ferro di Piantedosi, cosa accadrà

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Ora c'è il testo definitivo. La musica è cambiata e il Viminale mantiene il pugno di ferro. Cambia la norma anti rave con un emendamento del governo che dovrà passare al vaglio delle Camere. Resta la pena fino a sei anni per chi commette reato, ma la fattispecie viene ulteriormente specificata rispetto al testo precedente. Previsto anche l’uso delle intercettazioni ma il riferimento normativo cambia. Si introduce infatti l’articolo 633 bis alla previsione (articolo 633 del codice penale) che riguarda l’invasione di terreni o edifici, per cui gli ascolti erano già previsti.

 

"Chiunque organizza o promuove l’invasione arbitraria di terreni o edifici altrui pubblici o privati al fine di realizzare un raduno musicale o avente scopo di intrattenimento è punito con la reclusione da tre a sei anni e la multa da 1000 a 10.000 euro quando dall’invasione deriva un concreto pericolo per la salute pubblica o per l’incolumità pubblica a causa dell’inosservanza delle norme in materia di sostanze stupefacenti ovvero in materia di sicurezza o di igiene degli spettacoli e delle manifestazioni pubbliche di intrattenimento anche in ragione del numero dei partecipanti", si legge nel testo secondo quanto riferito da fonti parlamentari.

 

 

Il riferimento è anche allo stato dei luoghi ed è sempre "ordinata la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato nonchè delle cose che ne sono il prodotto e il profitto".

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