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Laura Boldrini sul caso Soumahoro: "La suocera? Situazione terrificante"

Tommaso Montesano
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Se pure Laura Boldrini ti molla, significa che la partita è persa davvero. E che per Aboubakar Soumahoro non c'è autosospensione che tenga: perfino il suo mondo, quello della sinistra tutta solidarietà e migranti, l'ha abbandonato al suo destino. E poco conta che il deputato, nel tentativo di calmare le acque, abbia deciso di lasciare l'Alleanza Verdi-Sinistra (ma risulta ancora iscritto al gruppo parlamentare). Boldrini affida ai microfoni di Un giorno da pecora, su Rai Radio 1, lo sfogo che non t' aspetti. «La situazione che emerge su sua suocera è terrificante», premette l'ex presidente della Camera, eletta con il Pd. Certo, Aboubakar «non è indagato e non è parte di quella Cooperativa». Però, Soumhoro è entrato in Parlamento con gli stivali sporchi di fango in rappresentanza delle sue lotte contro lo sfruttamento. «Ed è per questo che è grave. Di fronte a un evidente caso come quello della suocera non ha fatto sentire la sua voce, un neo pesantissimo».

 

 


GLI ERRORI
Boldrini è netta. Talmente netta che si iscrive addirittura al partito del "non poteva non sapere": «Non ritengo plausibile che lui non sapesse, mi sembra difficile». E poi ci sono le foto della compagna di Aboubakar, la sua passione per la moda griffata. All'ex presidente della Camera non è andata giù quell'espressione - «diritto all'eleganza» - con la quale il deputato ha difeso Liliane Murekatete dalle telecamere di Piazzapulita. «Espressione infelice che non si capisce cosa voglia dire. Anche se non sappiamo se quegli oggetti lì siano davvero di lusso, magari erano finti», concede Boldrini, per la quale- se gli accessori mostrati sui social fossero autentici «non si possono spendere quelle cifre per una borsa». L'intemerata dell'ex terza carica dello Stato arriva nel giorno del nuovo sfogo di Soumahoro attraverso il suo legale Maddalena Del Re. Parole che arrivano il giorno dopo la pubblicazione, ad opera di Dagospia e anche di Libero, delle foto osé della compagna Liliane.

 

 


«Ormai da settimane il deputato è al centro di un attacco mediatico che non ha precedenti nel nostro Paese». L'avvocato denuncia «continui appostamenti di troupe televisive davanti alla sua abitazione, furti di immagini del figlio di tre anni (attività vietata), immagini diffuse senza consenso dell'attuale compagna. Escono quotidianamente articoli di giornali e trasmissioni tv che strabordano da qualsivoglia misura nel linguaggio e nella associazione di immagini. Reagiremo nelle competenti sedi giudiziarie».


«LILIANE DEVASTATA»
Si fa sentire anche l'avvocato di Liliane Murakatete, Lorenzo Borrè, che definisce la propria assistita «devastata psicologicamente» per la diffusione delle foto. «È stato come se le fosse esplosa una bomba atomica in casa, si è superato ogni limite accettabile. Non mi risulta che la signora abbia mai dato l'autorizzazione alla divulgazione». Anche Borrè annuncia controffensive legali «affinché i responsabili siano chiamati a risponderne» in ogni sede. Questo è il fronte politicomediatico. Poi c'è il fronte dei lavoratori, della loro sorte a causa delle disavventure delle cooperative, Consorzio Aid e Karibu, riconducibili a familiari di Soumahoro. Il sindacato Uiltucs di Latina, di Gianfranco Cartisano, ha sollevato il caso denunciando il mancato pagamento degli stipendi e raccogliendo le testimonianze degli addetti. E ora annuncia la convocazione, la prossima settimana, dell'auspicato tavolo unitario sulla vertenza. Gli assistiti da Uiltucs, senza lavoro, sono diventati 31. Poi ci sono gli altri lavoratori destinati a subire le conseguenze dell'azzeramento degli appalti alle società della famiglia Soumahoro. «I nuovi affidatari hanno già fatto sapere che non ne vogliono sapere, avendo già il loro personale». Ma vanno scongiurate le «ricadute» della vicenda «sui livelli occupazionali». 

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