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Giorgia Meloni, Dagospia: "Dove sarà il 23 dicembre"

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Secondo Dagospia, da Palazzo Chigi è arrivata la conferma: Giorgia Meloni volerà il 23 dicembre a Erbil, nel Kurdistan iracheno, e poi a Baghdad, "per portare gli auguri di Natale al contingente italiano che conta mille militari e trecento tra mezzi terrestri e aerei, dove il generale Iannucci è al comando della missione Nato". Il viaggio in Iraq della premier era una indiscrezione filtrata già qualche settimana fa, pur tra mille punti interrogativi. Il segnale, visto il momento politico, è ancora più forte, perché arriverà nelle ore in cui alla Camera si starà approvando la finanziaria.

La maggioranza infatti è alle prese con la manovra, un momento cruciale non solo per la tenuta del governo ma per il futuro stesso dell'Italia. Tra fondi risicati e una pioggia di emendamenti, anche dagli alleati, la premier è costretta a schivare polemiche e bucce di banana quotidiane (compreso l'emendamento sbagliato da 500 milioni di euro, targato dal Pd e approvato, che ha costretto a far tornare la bozza in Commissione Bilancio per una modifica volante). Peraltro, in queste ore la Meloni è anche alle prese con una indisposizione personale che ieri le ha impedito di presiedere il CdM che mercoledì ha dato il via libera al Decreto Milleproroghe (a guidare i ministri è stato il vicepremier Matteo Salvini) e a far slittare l'intervista a Porta a porta con Bruno Vespa (andrà in onda questa sera).

Per il 23 dicembre, però, la Meloni ci sarà. E sempre secondo Dagospia con una sorpresa: ad accompagnarla in Iraq, scenario di guerra che nella storia dell'esercito italiano ha sempre significato dramma (dal sequestro di Cocciolone e Bellini nella prima missione Desert Storm fino alla strage di Nassiryia e la barbara esecuzione della guardia di sicurezza Quattrocchi), non dovrebbe essere il ministro della Difesa Guido Crosetto ma il fidatissimo Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario all'attuazione del programma.

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