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Assalto al Senato, "noi parte civile": la decisione di La Russa

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"A noi non interessano modifiche normative, non vogliamo pene esemplari, aggravamenti di pena o reati specifici. Ma è nostro diritto poterci costituire parte civile per richiedere il ristoro dei danni materiali e morali”: Ignazio La Russa lo ha annunciato dopo il Consiglio di presidenza, convocato questo pomeriggio a seguito dell'assalto al Senato da parte di un gruppo di ambientalisti. Questi ultimi ieri hanno imbrattato la sede di Palazzo Madama con della vernice per richiamare l'attenzione della politica sulle urgenti tematiche ambientali.

 

 

 

"Ho deciso, con il concorso pressoché unanime dell'ufficio di presidenza, anche se con qualche accenno di titubanza da parte di una vicepresidente, di costituirci in futuro parte civile contro gli autori di questo gesto", ha spiegato il presidente del Senato. Il vicepresidente Maurizio Gasparri, poi, ha aggiunto: "Spiace che alcuni senatori non abbiano condiviso questo orientamento, che invece è prevalso a larghissima maggioranza, dicendo che bisogna ascoltare questi ragazzi. Ma a mio giudizio questa iniziativa è dovuta a tutela non solo dell'istituzione, ma di un bene storico prezioso come un palazzo del Quattrocento, che è affidato al Senato".

 

 

 

Diversa l'opinione della vicepresidente Mariolina Castellone e dei segretari di presidenza Pietro Lorefice e Marco Croatti, che in una nota hanno scritto: "L’atto dimostrativo compiuto ieri a Palazzo Madama è da condannare. È evidente però che va ascoltata la voce di questa generazione che sta cercando di mettere al centro dell’agenda politica il tema del cambiamento climatico. Solo mediante il confronto e le giuste proposte programmatiche sulla transizione ecologica possiamo dare risposte concrete a questi giovani". 

 

 

 

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