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CartaBianca, Senaldi ammutolisce la Serracchiani: "Cosa non capite"

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Giorgia Meloni avrebbe "anticipato la possibilità di avviare verifiche insieme con gli altri Stati aderenti al Mes, al fine di possibili correttivi". La notizia diffusa dal ministro Orazio Schillaci ha subito sollevato la polemica a sinistra. Debora Serracchiani, ospite di CartaBianca martedì 17 gennaio su Rai 3, ha già tuonato: "Le notizie che arrivano dal versante del Governo danno segnali chiari di cambio di rotta radicale sul Mes. Si prepara a una vera e propria inversione a U, che smentirebbe le posizioni demagogiche e propagandistiche sostenute negli anni. Meglio tardi che mai. Speriamo che l’esecutivo abbia finalmente capito che non può mandare il Paese a sbattere contro un muro".

 

Peccato però che a riportarla alla realtà ci pensi Pietro Senaldi. Il condirettore di Libero ricorda alla capogruppo del Pd alla Camera che "il Pd sembra non capire che la Meloni ha una strategia europea di lungo periodo. Per questo non ha un atteggiamento muscolare".

 

E a fargli eco ci pensa proprio un esponente di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli. È lui a tornare sulla bufera di cui si parla anche nel salotto di Bianca Berlinguer: "Sul contante la sinistra faceva la guerra ai commercianti. Noi non abbiamo fatto alcuna retromarcia, nemmeno sul decreto rave party, che anzi abbiamo migliorato". Ma niente, la Serracchiani non ne vuole sapere e arriva a dire che "il pos, il tetto del contante sono cambiati: ci sono tante cose su cui la destra ha avuto ripensamenti repentini. Hanno fatto inversione a U su tre quarti delle cose promesse!". Mes, a suo dire, compreso.

 

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