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CartaBianca, Gad Lerner sconcertante: "A chi porto solidarietà"

Claudio Brigliadori
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«Io di un figlio così non sarei orgogliosa». Forse la differenza tra sinistra e destra sta tutta in questa frase, pronunciata da Daniela Santanchè, e nello scontro tra la ministra del Turismo, meloniana, e Gad Lerner. Ospiti di CartaBianca su Rai3, i due si affrontano sul tema degli eco-attivisti, a cui il mondo progressista offre sponda per ogni iniziativa, persino le più discutibili come l'aver imbrattato il Senato nel nome dell'emergenza climatica. Manifestazioni al limite del folklore che qualcuno definisce vandalismo, altri semplicemente ingenue e inutili.

 

 

«Io oggi sono stato a portare la mia solidarietà ai ragazzi di Ultima generazione a Milano», rivendica con orgoglio Lerner, ex penna di Repubblica, oggi al Fatto quotidiano, e rappresentante perfetto della gauche da salotto. Insomma, tutto va bene: persino sit-in in autostrada, lancio di zuppe, colla e vernici sulle opere d'arte o sulle facciate di edifici storici che, evidentemente, con Greta o il global warming nulla hanno a che fare. «Io non sarei orgogliosa di un figlio che va a imbrattare le istituzioni con la vernice. Ma come può difenderli?», è la semplice domanda della Santanchè.

 

 

La polemica promette di durare a lungo, almeno giudicando dalle parole che uno degli eco-warriors, Michele Giuli, ha rilasciato alla trasmissione di Bianca Berlinguer: «Ci fermeremo quando il governo deciderà di parlare con noi. Gli italiani vogliono spendere nelle energie rinnovabili e non nei combustibili fossili». Per una volta, viene da dare ragione ad Andrea Scanzi: «I ragazzi di Ultima Generazione sono mossi da nobili intenti, credono molto a ciò che fanno. Ma il loro modo di contestare li rende altamente antipatici anche quando hanno ragione». 

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