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Giorgia Meloni in Algeria, retroscena: Russia e Cina nel mirino

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Visita ufficiale in Algeria per Giorgia Meloni: nel pomeriggio, sarà nella capitale Algeri. Due giorni di incontri istituzionale, in primis con il presidente della Repubblica algerina, Abdelmadjid Tebboune, poi con il premier algerino Aimen Benabderrahmane, oltre che con la comunità imprenditoriale italiana presente nel Paese e molto radicata. Durante la permanenza ad Algeri, il premier andrà anche rendere omaggio alla figura di Enrico Mattei, compiendo una tappa simbolica al Giardino intitolato all'imprenditore italiano nel cuore della capitale algerina.

Ma il viaggio della Meloni in Algeria ha profondi presupposti strategici: il Paese infatti ora vende all'Italia molto gas e a basso costo. Si tratta ad oggi del nostro primo fornitore per quantità della materia prima, i flussi hanno superato il 40% del nostro fabbisogno, sostituendo gran parte dell'import dalla Russia, tagliato nell'ambito delle sanzioni per l'invasione dell'Ucraina.

Insomma, un viaggio, quello di Giorgia Meloni, per continuare ad arginare la Russia. Ma anche la Cina. Infatti l'Algeria resta uno dei primi acquirenti di armi russe, punto sul quale la delegazione italiana avrà qualcosa da dire. E ancora, sempre Algeri si sta affacciando tra i Brics, circuito economico animato in primis proprio da Mosca e Pechino.

Il Corriere della Sera cita una fonte di Palazzo Chigi che commenta la visita di due giorni e la inquadra con queste parole: "I nostri rapporti con il Paese sono stati sempre eccellenti, oggi sono arrivati al primo livello di una scala strategica. E l’Italia svolge per interessi nazionali e per dati di fatto il ruolo di un’ancora che cerca di bilanciare l’equidistanza internazionale dell’Algeria, tenendola legata quanto più possibile non solo a Roma, ma all’intera Ue". Insomma, un viaggio importantissimo, quello della Meloni, che si spende in prima persona in una missione importante che vede sullo sfondo Russia e Cina, appunto.

Il punto è che con la Cina, Algeri sta per varare diversi progetti in partnership su energia e infrastrutture. Con la Russia, come detto, restano solidi rapporti militari: si pensi che nel 2021 un contratto tra i due paesi, relativo all'acquisto dei caccia Sukhoi, ha movimentato più di 7 miliardi di dollari.

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