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Elly Schlein, il programma della dem? Più tasse e più droga

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Salvatore Dama
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Arrivano le prime pillole del programma di Elly Schlein, candidata alla segreteria del Partito democratico. Più che pillole, supposte: liberalizzazione delle droghe leggere e tassa di successione. Ma la notizia non sarebbe neanche questa. Quanto il fatto che Schlein non utilizzi i canali ufficiali per diffondere le sue proposte: risponde ai Socialisti Gaudenti su Instagram. Una pagina satirica, specializzata in pubblicazione di meme. E questo è un po’ paradigmatico del momento attuale del Pd: tragicomico.

 

 


Che è successo? Riassumendo: l’account “cazzarone” pubblica delle stories con una serie di domande secche ai candidati alle primarie democratiche. Legalizzazione della cannabis: sì o no. Aumento della tassa di successione: sì o no. E infine: come coinvolgere la base militante nelle decisioni del partito. Nessuno se li fila. Stefano Bonaccini, Gianni Cuperlo, Paola De Micheli lasciano cadere l’invito. Schlein no. È l’unica che risponde. Chi sono i Socialisti Gaudenti: una pagina da centomila seguaci su Instagram (il doppio su Facebook). Alcuni post satirici fanno ridere e sono originali. Altri sono un po’ rubacchiati da altre pagine che pubblicano meme. La loro missione perculatoria colpisce trasversalmente. Un po’ Meloni, Berlusconi e Salvini. Un po’ (un po’ tanto) i leader della sinistra. Il logo del collettivo è un garofano a bagno in un Negroni. Roba che farebbe indignare la professoressa Antonella “zero alcol” Viola.

 

 

Questo è il contesto. E, viste le premesse, è un po’ difficile prendere i Socialisti Gaudenti sul serio. Schlein però accetta il confronto. Si mette lì e compone le sue risposte ai quesiti. Eccole: «Sì alla liberalizzazione delle droghe leggere, tassa di successione progressiva e maggior partecipazione degli iscritti alle scelte del partito», digita la candidata alla segreteria del Pd dando soddisfazione agli interroganti. Poi aggiunge: «Decisamente a favore» della liberalizzazione della droga leggere: “meglio” se sono “legali”. Sulla tassa di successione la deputata dem dice che «va resa più progressiva». È «buona la proposta del Forum Diseguaglianze e Diversità», che prevede anche una redistribuzione dei proventi «con una dote ai 18enni». Che poi è la vecchia proposta avanzata pure da Enrico Letta, il segretario uscente. Infine, alla domanda sull’organizzazione del Pd, la 37enne candidata alle primarie pensa che sia necessario consultare la base «con strumenti di partecipazione democratica come i referendum già previsti dello Statuto e mai attuati.

Poi», conclude, «bisogna cambiare la pessima legge elettorale», fatta dal Pd oltretutto, «ma finché non riusciamo servono primarie per scegliere chi va nelle liste». I Socialisti Gaudenti sono felici. Ma annunciano che, nei prossimi giorni, torneranno alla carica anche con gli altri candidati alla segreteria del Pd, Bonaccini, De Micheli e Cuperlo, sperando che li prendano sul serio. Intanto il presidente della Regione Emilia Romagna preferisce parlare attraverso i canali tradizionali. «Il Pd deve riacquistare un ruolo centrale nel Paese», dichiara Bonaccini a margine dell’incontro «Conoscere per proteggersi» in cappella Farnese in Comune a Bologna. «Io invito tutto gli altri tre candidati alla segreteria del Pd, Paola De Micheli, Elly Schlein e Gianni Cuperlo, a dire tutti insieme che- una volta che termineremo questo congresso e ci sarà un nuovo segretario o segretaria - va aperto un processo costituente del Paese. Una volta terminato il congresso, dopo il rientro di Articolo 1, potremo richiamare nel Pd tanta gente che se n’è andata o che non si è mai avvicinata», conclude. Anche i socialisti. Almeno quelli che godono. 

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