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Pd, per Elly Schlein si mette malissimo: il report che la inchioda

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I numeri ufficiali sulla prima tornata di voti per le primarie del Partito Democratico ancora non ci sono. Ciò che è evidente, invece, è un certo nervosismo da parte dei sostenitori di Elly Schlein che non si rassegnano a perdere e sparano percentuali per ora tutte da verificare. Il governatore dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, sarebbe al 50,22 con un distacco sulla competitor di 14 punti; per il comitato dell’ormai ex vicepresidente della regione, invece il distacco sarebbe di appena sei punti percentuali e mezzo (47,3% lui, 40,8% lei). "Parlano i numeri, siamo avanti di oltre 13 punti percentuali", tuona ostentando sicurezza Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento Europeo, che corre in tandem con Bonaccini per la segreteria del Pd. "E siamo fiduciosi che da qui a domenica questo vantaggio si allargherà ulteriormente. D’altro canto, come evidenziano anche i sondaggi odierni, sta ulteriormente crescendo il potenziale espansivo di Bonaccini". 

 

Di tutt'altro parere è invece Marco Furfaro, portavoce della mozione Schlein: "Altri avevano i sondaggi, noi abbiamo sale, teatri e piazze stracolme ogni giorno che passa. Siamo al 40,8%, a 6,5% da Bonaccini. Forse qualcuno pensava di aver già vinto, i dati dimostrano che c'è una voglia di cambiamento inarrestabile". Di certo c’è che la partita è ancora aperta: il voto nei circoli PD sarà possibile fino al 12 febbraio (il 19 febbraio per Lazio e Lombardia, impegnate nelle elezioni regionali) mentre il voto nei gazebo ci sarà il 26 febbraio.

 

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