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Mezz'ora in più, Gianfranco Fini contro Berlusconi: "Chi è davvero"

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Ancora lui, ancora Gianfranco Fini, ospite di Lucia Annunziata a Mezz'ora in più, il programma della domenica pomeriggio in onda su Rai 3. Il fondatore di Alleanza Nazionale torna in tv e spazia a tutto campo. Parte con un parere su Giorgia Meloni: "Non è fascista, è una donna di destra in gamba, come dice Stefano Bonaccini", taglia corto.

Ben meno lusinghiero il parere su Silvio Berlusconi, lo storico nemico dal celeberrimo "che fai mi cacci?" in poi. "Forza Italia è una monarchia, Berlusconi è la suprema corte. Tutti i suoi ministri hanno votato a favore dell'abolizione del superbonus, delle misure sull'Ucraina" del governo. Ma, aggiunge Fini, "non stanno implodendo, c'è una dialettica interna a quel partito".

Quindi l'ex leader di Futuro e Libertà mostra di condividere la stretta sul Superbonus varata dal governo: "Carlo Calenda ha definito sacrosanta la decisione di sospenderlo. È uno dei frutti avvelenati lasciati al governo, poco male, ma all'Italia dal governo Conte appoggiato dal Pd. Sono stati già spesi 110 miliardi per fronteggiare le spese. Questo è un fatto che nessuno può negare, non ha responsabilità il governo e c'è un debito enorme. Il guaio lo ha fatto chi ha fatto questo Superbonus", ha rimarcato.

E ancora, sul caso Cospito-Donzelli, Gianfranco Fini si mostra molto critico nei confronti dell'esponente di Fratelli d'Italia: "Non si confonde un'aula del Parlamento con la piazza di un comizio. Giovanni Donzelli, quando ha preso la parola, ha dimenticato di essere un autorevolissimo esponente del partito che esprime il presidente del Consiglio. Non si lanciano accuse in questo caso, tra l'altro, del tutto infondate al Pd, dicendo 'strizzate l'occhio alla mafia'. Ancor di più, Andrea Delmastro, il giorno in cui il presidente del Consiglio dice toni bassi, dice: 'Il Pd si inchina alla mafia'", ha concluso Gianfranco Fini.

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