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Pd, il primo addio: Beppe Fioroni molla Elly Schlein

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"Stefano Bonaccini si accompagnava persino con Beppe Fioroni..." Sono queste le parole di Elly Schlein che hanno mandato su tutte l e furie lo storico dirigente della Margherita, tra i fondatori del Pd e sostenitore del governatore dell'Emilia Romagna al congresso dem. "Ho sempre detto che me ne sarei andato quando venivo cacciato" spiega Fioroni a LaPresse, "poi ho letto un intervento di Schlein che diceva quelle parole. In questo partito" non mi sento più legittimo ospite, gradito". "Ho ricevuto l'avviso di sfratto. Lungi da me l'idea d'impedire a Schlein di costruire un partito di sinistra", puntualizza Fioroni. 

Non è un caso che rientrano nel Pd quelli di sinistra, Speranza, Bersani, che erano usciti perché il Pd sembrava troppo di centro. "Io credo che però che questo soggetto politico che Schlein vuole costruire sia distante e distinto dal Pd che fondai insieme con tanti amici dei popolari e della Margherita nel 2007", fa notare Fioroni che non a un caso che sabato 25 con tanti amici popolari e altri amici abbiamo lanciato la piattaforma 'Popolare-Tempi nuovi'. Non vogliamo fare un nuovo partito - aggiunge - ma rilanciare le idee del popolarismo partendo dal basso. Assistiamo a una marginalizzazione dei popolari in tutti i soggetti". "Per me la vittoria di Schlein rappresenta al fine di un ciclo politico", conclude Fioroni che già guarda oltre, verso il Terzo Polo.

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