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Salvini contro Lepore: "Propaganda pro ius-soli a scuola, imbarazzante"

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Lo ius soli, a Bologna, arriva sui banchi di scuola. La notizia è la seguente: il Comune di Bologna, in collaborazione con il Centro RiESco, sta organizzando una serie di incontri di sensibilizzazione sulla cittadinanza nelle scuole della città. Il primo incontro oggi, martedì 14 marzo, presente anche il sindaco del Pd, Matteo Lepore, la dirigente scolastica Maria Anna Volpa, la presidente del Quartiere Borgo Panigale-Reno Elena Gaggioli e dell’assessore alla Scuola Daniele Ara. 

Nel corso dell'incontro, il sindaco e gli altri partecipanti hanno discusso con gli studenti sul significato della cittadinanza e sulle attività di intercultura svolte dalla scuola. Il tutto è da inquadrare nel contesto di un percorso più articolato avviato dal Comune di Bologna per promuovere il diritto di cittadinanza per chi nasce o cresce a Bologna. 

Insomma, politica a scuola. E la Lega insorge. In primis Matteo Salvini, leader del Carroccio e vicepremier, che tuona su Twitter: "Comizio del sindaco Pd nelle scuole di Bologna con ragazzine e ragazzini per 'promuovere il principio dello Ius Soli'. Imbarazzante". A corredo delle parole un video in cui si sente Lepore affermare: "Bolognesi, dal primo giorno. Abbiamo deciso di approvare una modifica dello statuto del Comune di Bologna che afferma questo principio. Dobbiamo sensibilizzare tutti i cittadini, tutte le persone a promuovere quest'idea dello Ius soli". 

A fare eco a Salvini ecco la senatrice della Lega, Elena Murelli: "Grave l'iniziativa del sindaco di Bologna Matteo Lepore, che strumentalizza gli alunni di una scuola per fare propaganda allo ius soli. I minori hanno il diritto di vivere la scuola come luogo di apprendimento, crescita e confronto costruttivo, lontano da strumentalizzazioni politiche. Se questo è il Pd modello Schlein siamo molto lontani da una concezione democratica e libera dell'istruzione, molto più simile alle dittature che i dem vorrebbero combattere", picchia duro.

E ancora, la deputata del Carroccio Laura Cavandoli: "Trovo gravissimo che il sindaco di Bologna Lepore faccia propaganda politica a scuola, rivolgendosi a classi di ragazzini di 11 anni. Un rappresentante delle istituzioni dovrebbe conoscere il ruolo formativo della scuola dell'obbligo, sapere che deve insegnare e sviluppare il pensiero critico dei ragazzi, cosa che non può prescindere dallo studio e dal confronto senza indottrinamenti aprioristici. Lepore però non solo non illustra le norme del nostro ordinamento giuridico, cosa assurda per un primo cittadino, ma afferma anche che in sostanza certe leggi sono sbagliate e che non valgono per i bolognesi. Consigliamo al sindaco del capoluogo emiliano di tornare a scuola per imparare la valenza delle regole giuridiche, l'obbligo di rispettarle e il valore della democrazia, e diamo nostra massima disponibilità da subito a confrontarci sul tema distinguendo le norme vigenti dalle proposte del suo partito, dirette a sminuire il valore della cittadinanza italiana e il nostro Paese", conclude la Cavandoli. Lo dichiara la deputata della Lega Laura Cavandoli.

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