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Tagadà, Mulè come il Pd: "Sbagliato", l'attacco a Salvini

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I parlamentari del Pd hanno ritirato le firme alla proposta di legge a favore delle detenute madri e quindi il provvedimento è decaduto. Il motivo lo ha spiegato Alessandro Zan: “Noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri, ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinta o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere”.

Il ritiro delle firme da parte del Pd ha fatto infuriare Matteo Salvini, che ha affidato il suo pensiero a un tweet: “Il Pd libera le borseggiatrici Rom che usano bimbi e gravidanza per evitare il carcere e continuare a delinquere. Vergognatevi. La Lega aveva fatto passare la norma in Commissione Giustizia e ripresenterà subito il testo: è una questione di salute, giustizia e buonsenso”. Non tutti nel centrodestra la pensano come Salvini, a partire da Giorgio Mulè, che ha affrontato l’argomento a Tagadà, su La7. 

 

“Mettere le borseggiatrici incinta in carcere è sbagliato. Vale per tutte le donne - ha sottolineato l’esponente di Forza Italia - i bambini non possono nascere dietro le sbarre, su questo c’è un elemento che è superiore e che per quanto mi riguarda non è in discussione. Ci sono soluzioni alternative? Sì, ad esempio ci possono essere luoghi controllati dalla polizia penitenziaria che non hanno le sbarre e dove possono stare queste donne con i bambini”. 

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