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Giorgia Meloni, Sallusti: trappola in Europa, chi la vuole fermare

Alessandro Sallusti
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Questa cosa del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa finanziato dall’Europa ma solo a determinate condizioni, si sta mettendo storta. In sintesi, l’Italia è in difficoltà a mettere a terra le opere, così si dice in gergo, cioè non riusciamo ad aprire i cantieri nei tempi previsti nonostante i progetti siano stati approvati. Questa vicenda ha attraversato tre governi, il secondo di Conte, quello di Draghi, ora quello della Meloni ed è stato chiaro fin dal primo giorno che ci saremo trovati in questo tipo di difficoltà perché ben ci conosciamo. Ora, al di là dei noiosi tecnicismi e di cosa dicono i sacri testi europei, è chiaro che per superare l’impasse serve una raffinata opera diplomatica in modo da evitare un muro contro muro con gli altri Paesi europei più virtuosi di noi. Ed è quello, risulta, che Giorgia Meloni sta provando a fare.

Tutto bene quindi? Non proprio. L’Italia rischia di rimanere isolata non perché il suo governo è brutto e cattivo, fino a poco tempo fa si sarebbe detto sovranista, ma paradossalmente per l’esatto opposto, cioè perché sta dimostrando di essere rispettoso dell’Europa e moderato, affidabile in politica estera non solo perla sua posizione atlantista sulla guerra in Ucraina. E allora perché tanta diffidenza? Beh, perché una destra di governo presentabile in giro per il mondo fa paura, seppellisce la narrazione che solo la sinistra o i centristi siano capaci di stare a tavola secondo galateo. E se è possibile in Italia, la cosa potrebbe stuzzicare gli elettori di altri Paesi e allora sì che gli attuali equilibri potrebbero saltare.

 

Insomma, tra un anno si vota per il rinnovo del Parlamento europeo e la paura che il melonismo possa dilagare fa già novanta. Fermare la Meloni prima che sia troppo tardi è un’idea che sta circolando in giro per l’Europa socialista. Speravano di farlo facilmente, che lei offrisse pretesti fascistoidi odi sovranismo antieuropeista. Devono prendere atto che così non è e allora provano a inventarsi altre vie per metterla in difficoltà, tipo appunto spezzare il capello in quattro sul Pnrr quando tutti sanno che lei con quel piano non c’entra proprio nulla, se l’è trovato fatto e blindato dall’Europa stessa. È una partita assai difficile, e come tale di quelle che piacciono a lei. Buon gioco.

 

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