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Ecoteppisti, sfida totale della Meloni: carcere e multe da capogiro

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Il governo non rimane a guardare neppure di fronte agli ultimi imbrattamenti per mano di Ultima generazione. E così ecco che viene presentato il disegno di legge contenente disposizioni sanzionatorie in materia di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici. È questa la misura all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri, convocato oggi alle ore 15,00 a Palazzo Chigi e presieduto da Giorgia Meloni

Oltre a questo, l’odg prevede il decreto del premier sul regolamento recante "Modifica del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2019, n. 179, concernente la riorganizzazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali". E ancora non mancheranno interventi a sostegno della competitività dei capitali e documento di economia e finanza 2023. 

A firma del senatore di Fratelli d'Italia Marco Lisei, la bozza del testo è ancora in fase di perfezionamento ed è composta da un solo articolo, recante modifiche al decreto legge numero 14 del 20 febbraio 2017 e all’articolo 635 del codice penale. Stando a quanto riportato dall'Adnkronos, tutti coloro che vantano una o più denunce o sono stati condannati (anche con sentenza non definitiva) per vandalismo o danneggiamento volontario di beni culturali tutelati, avranno il divieto, per un minino di sei mesi a un massimo di un anno, di avvicinarsi a una distanza inferiore a 10 metri agli edifici sottoposti a tutela. La trasgressione del divieto comporta una multa che va dai 500 ai 1.000 euro. Il disegno di legge inoltre punisce con la reclusione da sei mesi a tre anni anche chi deturpa o imbratta edifici pubblici o di culto ed edifici sottoposti a tutela come beni culturali.

Immediata la replica degli attivisti che per mano di Simone Ficicchia insorgono: "Siamo molto sorpresi nel vedere una maggioranza che invece di occuparsi della crisi climatica è sempre più attiva nel promuovere leggi ad hoc per punire azioni non violente messe in campo da persone preoccupate per il futuro di tutti".

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