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Boschi inchioda Calenda: "Guardate cosa scriveva..."

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Il Terzo Polo non ha fatto in tempo a nascere che già si parla di divorzio tra Matteo Renzi e Carlo Calenda. Dopo le prime frecciatine del leader di Azione alla notizia che il quasi alleato è diventato direttore di un giornale (tra le altre cose), si passa ai fatti. L'europarlamentare ha deciso di indire un voto sul partito unico. Una scelta che non va giù ai renziani. Alla domanda se tra Renzi e Calenda sia tutto finito, Maria Elena Boschi non attende a rispondere: "Francamente non vedo cosa possiamo rinfacciare a Renzi. Calenda gli ha chiesto di fare un passo indietro, lui lo ha fatto. Quanto al Riformista, conservo i tweet entusiasti di Calenda. Penso che Carlo non possa cambiare idea una volta al giorno. Renzi ha fatto un passo indietro, va solo ringraziato", dichiara la deputata di Italia Viva sulle colonne de La Stampa.

 

 

Ma non è tutto perché la Boschi tiene a togliersi qualche sassolino dalla scarpa rivangando il passato: "Renzi fa politica. Quando parla in Senato lo ascoltano. Quando pubblica un libro lo leggono. Quando va in un teatro lo riempie. Quando decide di mandare a casa Conte o di portare Draghi fa politica. Calenda è diventato ministro grazie a Renzi, ha ottenuto i galloni da leader grazie alla generosità di Italia Viva, non vedo per cosa possa lamentarsi". 

 

 

Insomma, la Boschi chiede di porre fine alla polemica. Ora l'obiettivo sono solo le Europee, "dove la lista Renew Europe può fare molto bene. Certo, a condizione di non fare polemica tra di noi come sta facendo inspiegabilmente Richetti. Il mio è un appello: basta discussioni miopi e sterili, lavoriamo insieme al grande partito riformista di cui questo Paese ha bisogno". Il partito unico non è ancora da escludere? "Lo spero. Chi distrugge il lavoro sul partito unico si prende una grande responsabilità. Possiamo incidere in Europa a condizione di smettere di fare polemica a Roma". 

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