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Mara Carfagna e il fantasma di Elly Schlein: quel sospetto su Calenda

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Che ne sarà di Mara Carfagna? Nei giorni immediatamente precedenti al Big bang del Terzo Polo, un retroscena dell'agenzia LaPresse che citava un anonimo big di Italia Viva riferiva che l'ex ministra del Mezzogiorno nel governo di Mario Draghi, uscita da Forza Italia nel luglio 2022 quando Silvio Berlusconi decise si sfiduciare l'esecutivo e passata armi e bagagli con Carlo Calenda, fosse sul procinto di lasciare Azione e tornare con gli azzurri. Non è andata così, almeno per ora, e un retroscena di Laura Cesaretti sul Giornale spiega perché. 

 

 

 


Gli ex forzisti di Calenda, da Osvaldo Napoli a Francesco Costa, si sono battuti fino agli ultimo per ricucire con i renziani, ma alla fine sembra prevalere l'ego del leader Calenda, ormai ai ferri cortissimi con Matteo Renzi. Molti però, sottolinea il retroscena del Giornale, "hanno notato il silenzio degli ultimi giorni di due ex ministre ed esponenti di primo piano di Forza Italia come Mara Carfagna e Mariastella Gelmini, cui è toccato fare un comunicato ufficiale per smentire la ridda di voci che le davano sulla via del ritorno alla casa madre".

 

 

 

 

Entrambe hanno confermato di voler rimanere in Azione, ma fonti a loro vicine le descrivono "entrambe assai a disagio per la situazione che si è creata", schiacciate tra "il timore di ritrovarsi in futuro sospinte verso un'alleanza col Pd schleiniano" e "i sospetti sulle manovre di avvicinamento di Italia Viva al centrodestra".

 

 



Un sospetto, aggiunge un altro esponente del Terzo Polo proveniente dal centrodestra, alimentato dallo stesso Renzi: "Non solo rivendica un filo diretto col mondo berlusconiano, ma è curioso che abbia sentito il bisogno di far sapere che la sua prima telefonata per annunciare che avrebbe fatto il direttore del Riformista la abbia fatta a Giorgia Meloni: che necessità formale c'era?".

 

 

 

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