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Elly Schlein e Saviano, così è nato un amore

Francesco Storace
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Vogliamo vedere la boccuccia la prossima volta. Saviano non l’ha mostrata, ma il cuore per Elly c’era tutto. A PiazzaPulita, sotto lo sguardo compiaciuto di un celebrante di nome Corrado Formigli, giovedì sera sembrava di assistere a scene da un matrimonio. Prossimo, annunciato, desiderato. Lo scrittore e l’onorevole. Mica la chiamava Schlein, Saviano ne sembrava innamorato, con quel suo dolce «Elly» pronunciato a difesa in corso.

E mentre Roberto parlava, chissà da quale schermo Elly lo adorava. Auguri e figli maschi si potrà dire? Perché Formigli lo incalzava – si fa per dire, per una volta il romanticismo riguarda tutti – sull’armocromista, croce e delizia della sinistra italiana che preferisce il consulente per l’immagine a cento euro in busta paga.

Ebbene, Saviano, con tono leguleio, ha dipinto la povera segretaria del Pd – che poi tanto povera non è, anzi è un buon partito anche se non punto di vista politico – come vittima sottoposta all’«inizio del massacro». Che ha detto di male “Elly”?, il sospiro dello scrittore. Nell’intervista a Vogue – nulla da dichiarare in merito ovviamente – Saviano ha parlato di un «dettaglio di qualche secondo per oscurare il resto». Quale sia il “resto” non si capisce. Forse il sentimento, potremmo azzardare. Certo riuscirebbe difficile ricordare di aver visto altri scrittori in tv a celebrare per nome il leader di un partito. Per forza deve esserci qualcosa...

 

 

IN TRINCEA - Allo scopo è utile persino la sparata contro il compagno De Luca per rendere felice la sua promessa sposa, il governatore che lei vuole fare fuori. In effetti, per Saviano «lui è un comico che ha piazzato i figli», mica come Grillo p o tremmo aggiungere, che se ne trova uno in tribunale per stupro. 

Addirittura interviene a difesa dello scrittore Paola Belloni, che poi sarebbe “l’altra”, in quanto fidanzata della Schlein. Non ne è gelosa e lo difende: «Ricordo, sommessamente, che sull’armocromia ci son stati centinaia di editoriali e articoli, ore e ore di approfondimenti tv, radio e web. Sul processo vinto da Roberto Saviano non si trova nulla». Veramente ne hanno parlato in tanti. Aria di menage a tre.

Poi, Saviano torna Saviano per insolentire chi ricorda l’assassinio di Sergio Ramelli a Milano. Uccidere un fascista non è reato, insolentirlo a 47 anni dall’omicidio nemmeno. Succede in tv. Formigli lo “incalza” – signora mia, qui c’è la par condicio – e gli ricorda nel massimo del contraddittorio possibile nella Repubblica di Piazza Pulita che alla commemorazione ufficiale di Ramelli c’erano Ignazio La Russa e il compagno sindaco di Milano, Beppe Sala. Saviano definisce «pagliacciata» quella cerimonia istituzionale. «Elly, spiegagli tu che non si fa».

 

 

ATTACCO A LA RUSSA - E addirittura “vergognosa” la presenza di La Russa, presidente del Senato. Si becca la risposta di un altro ragazzo, Fabio Roscani, che non ha avuto la tragica sorte di Ramelli, ma che è arrivato poco più grande a rappresentarne i valori in Parlamento con Fdi: «Con quale coraggio Roberto Saviano definisce “vergognosa” la presenza del Presidente del Senato Ignazio La Russa alla cerimonia istituzionale di ricordo per Sergio Ramelli? Con che coraggio afferma che il sindaco di Milano Sala ha sbagliato ad essere presente in un momento di ricordo per un giovane ucciso a colpi di chiave inglese sotto casa sua solo perché di destra? Ricordo a Saviano che Sergio Ramelli è stato ucciso perché ha avuto il coraggio di denunciare e condannare le Br in un tema di scuola.

Lui che vive sotto scorta e che ha fondato la sua celebrità nella denuncia e la lotta alla criminalità dovrebbe empatizzare, raccontare e prendere a esempio una storia come quella di Sergio. Dovremmo essere tutti felici di vedere una Nazione che finalmente torna a essere unita e che nella prospettiva della pacificazione nazionale è in grado di ricordare insiemetutte le pagine più tragiche del nostro passato. Evidentemente però, certi intellettuali militanti, pur di attaccare la destra, preferiscono fomentare il clima d’odio forse anche perché a loro giu• dizio aiuta a vendere di più». Roscani un onesto ragazzo di destra, leader di Gioventù Nazionale. Anche lui “vergognoso”?  

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