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Schlein, Paola Belloni scende in campo: attacca i giornali e difende Saviano

Brunella Bolloli
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Nel Pantheon di Elly c’è Claudio Baglioni. In quello di Paola, la sua fidanzata, ieri è entrato Roberto Saviano. Ecco allora un titolo possibile per Vogue: l’armocromia pecca di fantasia. Mostri sacri. Infatti siamo sempre lì: Baglioni che cantava a Lampedusa ma nell’hotspot non se lo ricordano. Saviano che ripete da anni sempre la solita solfa e fa il guru in tv. Miti della sinistra. Immarcescibili. Del resto, La vita è adesso e Strada facendo anche Paola, a suo modo, è scesa in campo. Amore bello. E due. Dopo il primo post indignato contro i giornalisti cattivi e pettegoli che hanno rivelato i suoi orientamenti sessuali e l’hanno paparazzata a sua insaputa, Paola Belloni ne ha scritto un altro, una storia su Instagram che la colloca a pieno diritto nell’arena politica. Paola c’è e non potrebbe essere diversamente: è la compagna della Schlein, a lei la segretaria del Partito democratico confida gioie e stanchezze a fine giornata, con lei dimenticale frustrazioni per gli sfottò che le riserva il governatore campano De Luca o i due di picche che arrivano dal capo grillino Giuseppe Conte. Paola c’è e difende la sua donna impegnata a salvare le sorti della sinistra italiana. Auguri.

Quale prova d’amore più grande si può chiedere a questa ragazza di 28 anni che invoca la privacy contro chi ne ha violato l’intimità sbandierando il suo outing e parla di «atto ingiusto» da cui è stata travolta? La ragazza, forse, avrebbe preferito rimanere nell’ombra, ma poi sono uscite quelle foto sui settimanali, la relazione è diventata di dominio pubblico e nascondersi ormai non serve più. Meglio parlare.

 

 

 

AMICA DELLA MURGIA

Di origini sarde come la sua amica Michela Murgia, a Bologna dove vive ha conosciuto l’ex vice di Bonaccini, lì è scattata la scintilla. E ieri la dolce metà di Elly ha dunque affondato il colpo un’altra volta, da first lady che difende il capo. «Ricordo, sommessamente, che sull’armocromia ci sono stati centinaia di editoriali e articoli, ore e ore di approfondimenti tv, radio e web», è lo sfogo social. «Sul processo vinto da Roberto Saviano non si trova nulla».

Eccolo lì. Ancora quei perfidi giornalisti che hanno osato attaccare l’amata quando ha ammesso, in una lunghissima intervista a Vogue, di affidarsi ad un’esperta di armocromia per scegliere il suo look quotidiano. Via dal guardaroba l’eskimo da centro sociale gruppettaro, dentro il trench Glauco con i colori scelti da Enrica Chicchio, la personal shopper bolognese pagata fino a 400 euro l’ora per dispensare consigli e profilo migliore nelle pose. Gli occhiali da sole giusti e il taglio di capelli che disegna l’ovale.

E sarà un caso, ma Paola risulta tanto amica della Chicchio, chissà se è stata la fidanzata ad avere spinto la segretaria alla svolta glamour. Ma non è questo il punto, la vanità è femmina e l’immagine conta. Qui siamo ormai alla politica. Alle frasi fatte da militante del Pd, al tortellino magico che ruota attorno alla segretaria e le fa scudo. Il processo vinto da Saviano è in realtà solo un primo grado di giudizio e il processo deve ancora essere celebrato, ma Paola parte con gli occhi a cuore e l’amore della compagna quindi ci sta. Anche Andrea Giambruno, compagno di Giorgia Meloni, ieri ha rilasciato un’intervista al Foglio per spiegare che stare con la premier ha i suoi vantaggi.

 

 

 

Ma Giambruno è un giornalista e non si lamenta del clamore attorno a sé. Di fronte all'ipotesi che sia stato lui a consigliare la mossa del video alla presidente del Consiglio, Giambruno ha risposto: «No, Giorgia ha una comunicazione che funziona molto bene e che si è inventata questa trovata che ha spaccato». E sul girato a Palazzo Chigi: «È la casa degli italiani. Insomma, erano altri che facevano finta di servire le pizze ai tavoli: Giorgia doveva chiudersi in cantina?». Fidanzati politici.

 

 

 

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