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Roberto Calderoli si scaglia contro la sinistra: "Capiscano di aver perso"

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"La sinistra e Conte dovrebbero prendere atto che hanno perso le elezioni": Roberto Calderoli lo ha detto al Corriere della Sera a proposito del muro alzato dalle opposizioni in materia di riforme, per quel che riguarda sia l'autonomia sia il presidenzialismo. Mentre il Pd e il M5s sembrano non volerne proprio sapere, i centristi, tra cui Carlo Calenda, hanno invece aperto alla possibilità di rafforzare i poteri del presidente del Consiglio, dicendosi dunque favorevoli all’idea del premierato.

 

 

 

Tornando alle riforme e al confronto con le opposizioni, Calderoli è stato netto: "Diversamente da quello che è accaduto in passato — quando loro facevano tutto senza coinvolgere le opposizioni — questa volta qualcuno chiede il loro coinvolgimento su riforme che riguardano la vita del Paese e dei cittadini. Se il loro ruolo vuole essere esercitato soltanto come diritto di veto, non ce l’hanno. Io suggerisco loro di fare proposte e correzioni. Se hanno maturato il lutto, bene. Se no, se ne riparla tra 5 anni".

 

 

 

Quando gli è stato fatto notare che sul tavolo, oltre al presidenzialismo, ci sono anche semipresidenzialismo e premierato, il ministro per le Autonomie ha risposto: "Credo che il proporre all’opposizione le tre possibilità sia assolutamente corretto. Io parlo di presidenzialismo perché è la forma su cui sono più d’accordo". Parlando del secco no di Elly Schlein all'autonomia delle Regioni, Calderoli ha sottolineato: "Schlein era la vicepresidente di una Regione, l’Emilia-Romagna, che ha chiesto l’autonomia non solo sottoscrivendo con Gentiloni la pre-intesa su 5 materie. Ma ha fatto anche un’altra proposta, Conte premier, in cui ne chiedeva 16. Sono le incoerenze...".

 

 

 

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