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Fabio Fazio, bomba-Rotondi: "Preludio alla discesa in politica?"

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Gianfranco Rotondi non usa giri di parole. Il leader di "Verde e Popolare" parla dell'addio di Fabio Fazio a Che Tempo che fa e di fatto lancia un'ipotesi abbastanza curiosa che potrebbe suscitare nuove polemiche sul conduttore che proprio ieri ha annunciato la sua "fine corsa" in viale Mazzini. Rotondi infatti pensa a un possibile impegno in politica del conduttore di Rai Tre: "Fazio sa che la Rai non lo avrebbe licenziato. Gli avrebbero chiesto (forse) di 'riequilibrare' una trasmissione militante e di sinistra. Scopriremo vivendo se le dimissioni sono solo l’avvio di una alternativa professionale o il preludio di una discesa in campo in politica".

Una frase che di certo farà discutere. Fabio Fazio ieri apparso imbarazzato nel comunicare il suo addio alla trasmissione che ha plasmato a sua immagine e somiglianza in questi lunghi anni. Fazio di fatto ha voluto tenersi alla larga dalle possibili polemiche e si è limitato a salutare il pubblico così: "Se dicessi mai qualcosa di scortese è come se lo dicessi contro di me, perché la Rai ha 70 anni e, di questi 70 anni, 40 li ha trascorsi con me e io con lei. Grazie a tutto il pubblico, comunque ci ritroveremo". Poi ha aggiunto: "Io non sono un martire".

Poi lo stesso Fazio ha respinto le voci in studio che hanno tentato di aprire una breccia sul suo silenzio dopo l'annuncio dell'addio. Al direttore del Foglio, Claudio Cerasa che di fatto ha parlato di una "bandierina" del governo di centrodestra, riferendosi alla chiusura dell'esperienza di Fazio in Rai, il conduttore ha risposto così: "Non ti stavi riferendo a me, parlaimo di cose più grandi e più importanti". Infine quella frase: "Non voglio passare per martire", ma in diretta a Che Tempo che fa, Fazio ha interpretato proprio il ruolo di chi è dedito al martirio. 
 

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