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Caro-affitti, 660 milioni ritirati? La sinistra: "Figuraccia", smentita a tempo record

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La sinistra desidera così tanto cogliere in fallo Giorgia Meloni e il suo governo che a volte spara al buio e finisce per ferirsi da sola. Ne sa qualcosa Repubblica, che nel giro di pochi minuti ha pubblicato e rimosso un flash sull’esecutivo che ritirava l’emendamento che sbloccava 660 milioni per gli alloggi degli studenti. La sinistra era subito pronta a dare addosso alla Meloni, addirittura il Movimento 5 Stelle ha parlato di “ennesima figuraccia”, salvo poi rendersi conto che sono i grillini ad averla appena fatta. 

Sì, perché il ritiro dell’emendamento è soltanto una questione tecnica, dato che la maggioranza temeva che fosse dichiarato inammissibile: per questo motivo ha deciso che lo ripresenterà in un nuovo decreto. A spiegare bene la questione è stato Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento: “Si tratta di una mera questione tecnica, senza nessun risvolto politico. L’emendamento del governo che mira a promuovere la parità di genere negli appalti pubblici e quello sulle residenze universitarie sono già stati presentati ieri sera alle commissioni prima e quinta della Camera, a cui è stato assegnato il decreto legge n.51/2023, che è stato ritenuto il veicolo normativo più idoneo a ospitarli per omogeneità della materia”. 

Ovviamente il Pd ha fatto finta di non sentire che si tratta solo di una questione tecnica e ha invece fatto partire degli attacchi assolutamente strumentali. "Prima il governo annuncia la carica e poi si ritira con la coda tra le gambe. Davvero una gran brutta figura sul caro affitti”, ha commentato Simona Bonafè, capogruppo Pd in commissione affari costituzionali. 

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