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Matteo Salvini, "mandato pieno": ecco la nuova Lega

Fabio Rubini
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Dal Consiglio Federale della Lega, che si è svolto ieri nella sede di via Bellerio, sono emerse due decisioni pesanti per il futuro del Carroccio. La prima è quella di confermare lo storico raduno di Pontida, che si terrà il 17 settembre. Una scelta importante perché storicamente sul “sacro pratone” in provincia di Bergamo, a due passi dal luogo in cui venne pronunciato il giuramento che diede vita alla Lega di Comuni contro il Barbarossa, la Lega dà voce con pochi filtri alla militanza, alla pancia della sua gente. Pontida da sempre è il termometro che misura la “febbre” alla Lega. E sarà così anche quest’anno.

La seconda decisione di peso è quella che riguarda la strategia del Carroccio in vista delle prossime elezioni europee in programma per la Primavera del prossimo anno. Il Consiglio Federale ha dato a Salvini «pieno mandato per incontri a 360 gradi» coi gruppi politici che attualmente siedono all’Europarlamento, nell’ottica di «essere determinante a Bruxelles per cambiare le politiche ideologiche contro lavoro, sviluppo, auto, casa, famiglia e made in Italy. La Lega- prosegue la nota diramata al termine della riunione- conferma il giudizio negativo sull’asse tra Ppe e Socialisti. L’auspicio è costruire un centrodestra alternativo alla sinistra, così come avvenuto in Italia e nelle recenti elezioni amministrative, 4 in Spagna». Il piano, che era già stato discusso nell’ultimo Consiglio Federale del 2 maggio prevede che la Lega, dopo le elezioni, esca dalla marginalizzazione della quale è stata vittima negli ultimi quattro anni a causa della scelta di entrare nella “famiglia europea” di Identità e Democrazia con i partiti di estrema destra, su tutti i tedeschi di Alternative für Deutschland.

Per andare dove? Sicuramente non nel Partito popolare europeo. La scelta che era stata ventilata da una parte del Carroccio sembra essere stata definitivamente accantonata. Il rischio di perdere identità e di finire annacquati - come avvenuto durante la partecipazione dal governo Draghi - è stato ritenuto troppo forte. A questo punto restano due alternative: entrare a far parte del Partito europeo dei Conservatori e Riformisti o creare un nuovo gruppo capace di mantenere un profilo euro-critico, ma al contempo in grado di allearsi con Popolari e Conservatori per governare l’Unione.

 

 

 

SCELTE DOPO LE URNE

La prima opzione potrebbe diventare appetibile soprattutto nel caso in cui - come si vocifera da tempo Giorgia Meloni (che dei Conservatori europei è il presidente) decidesse di aderire al Ppe. La seconda opzione, che al momento attuale sembra anche la più appetibile, è quella di creare ex novo una nuova “casa” europea in grado di contenere tutti quei movimenti di Centrodestra che non aderiscono al Partito Popolare europeo o a quelli che sono in urto col Ppe eche potrebbero trovare appetibile una nuova collocazione. Da qui il «pieno mandato» concesso a Salvini «per incontri a 360 gradi».

I nomi dei possibili alleati sono quelli degli spagnoli di Vox, che hanno appena vinto le elezioni amministrative in Spagna, ma il grosso, come detto, il nuovo raggruppamento potrebbe pescarlo dagli scontenti del Ppe. In questo modo resterebbe aperto il nodo Le Pen. Anche qui il discorso è piuttosto complesso. Se la posizione del Rassemblement national resterà quella dura e pura di questi anni, difficilmente potrà essere un interlocutore credibile nel progetto paventato da Salvini. Se invece la Le Pen dovesse riuscire a virare il partito sul modello della Lega in Italia, ecco che l’alleanza Matteo-Marine (che fin qui non ha dato i frutti sperati) potrebbe rinnovarsi. Quello che è certo è che alle prossime elezioni europee non solo la Lega, ma l’intero Centrodestra europeo, si giocherà una fetta importante di futuro.

 

 

 

CONGRESSI, SI PARTE

Al Consiglio Federale di ieri non si è parlato solo di Europa, ma anche della riorganizzazione interna del partito. L’era dei commissari nominati dal segretario sta per finire. Per metà giugno, infatti, sono in programma i primi congressi regionali che si terranno nelle Marche, in Piemonte, Val d’Aosta e Veneto. In Lombardia, invece, dovrebbe tenersi ad ottobre, dopo che saranno terminati tutti i congressi provinciali, rallentati dalle elezioni regionali che hanno riconfermato Attilio Fontana. In serata Salvini è stato ad Arcore a trovare Silvio Berlusconi, per fare il punto sull’azione di governo e sulle amministrative: «Ho trovato l’amico Silvio in grande forma, al lavoro su tanti dossier, sorridente e determinato», ha spiegato il leader della Lega.

 

 

 

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