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Kata, Matteo Renzi contro i pm di Firenze: "La loro responsabilità è enorme"

 Matteo Renzi

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"Ovviamente la priorità è ritrovare la piccola Kata sana e salva ed è a questo che devono puntare gli sforzi di tutti gli addetti ai lavori. Rimane tuttavia un dubbio atroce: se le Istituzioni avessero fatto la loro parte, oggi ci troveremmo in questa condizione? La risposta è semplice: no". Matteo Renzi, nel suo editoriale su il Riformista interviene nel caso della bambina di 5 anni scomparsa a Firenze e accusa la magistratura, proprio mentre si discute di riforma della giustizia: "C'è una responsabilità grossa come una casa in questa vicenda. Ed è la responsabilità della Procura di Firenze. Gli uomini e le donne guidate da Luca Turco hanno scelto di non procedere al sequestro dell’Ex Astor, l’immobile teatro del terribile fatto di cui stiamo parlando", prosegue. "Il Comune di Firenze aveva richiesto lo sgombero ormai nove mesi fa (quindi prima dell'insediamento della Meloni che era pure stata attaccata, ndr). Le forze dell’ordine anche. Perché la Procura ha scelto di negare l’intervento, salvo poi ordinare lo sgombero una settimana dopo la scomparsa di Kata e un mese dopo che un cittadino ospite di questa struttura abusiva era fisicamente volato da una finestra del terzo piano, salvando la vita per miracolo?", si chiede il leader di Italia Viva. 

 

 

Peraltro, a Firenze tutti sapevano, "i servizi sociali, la Prefettura, le autorità civili. Ma nessuno ha fatto nulla in attesa del decreto di sequestro della Procura. Che ancora oggi pare interessata a interrogare Urbano Cairo per sapere le ragioni dello stop a Giletti" anziché della "vita reale di una cinquantina di famiglie di disperati sottoposti alle angherie di un manipolo di criminali". 

"La responsabilità istituzionale e morale del non aver sgomberato l’immobile è della Procura di Firenze", insiste Renzi. Che sottolinea anche che la sua non è una vendetta: "Non ce l’ho con Turco perché si occupa di Open. Ce l’ho con quei pm che non si preoccupano di garantire sicurezza e legalità nella mia città. Non sono indignato per quello che hanno fatto a me questi signori: sono indignato per quello che dovevano fare e non hanno fatto all’Hotel Astor".  

 

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