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Elly Schlein, la data della caduta: quando il Pd si libererà di lei

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Dopo la sconfitta in Molise, nel Pd c'è molto malcontento. "Senza un Pd attrattivo le alleanze non bastano", si lamenta Lorenzo Guerini. "Il tema è sempre lo stesso, o il Pd torna ad avere più forza o non saranno certo le alleanze a salvarci", commenta Matteo Orfini, conversando con alcuni parlamentari amici, secondo quanto riporta il Corriere della Sera. Anche la fedelissime della segretaria, Elly Schlein, la vicepresidente del Pd Chiara Gribaudo, è costretta ad ammettere: "Noi abbiamo fatto un atto di generosità per dare vita a un’opposizione larga, ma c’è qualcosa che non ha funzionato. Il Pd ha una classe dirigente strutturata e riconosciuta e con questo approccio dovremmo sederci al tavolo per le prossime elezioni". Ergo, i candidati li dovrebbe scegliereli il Pd non i Cinque stelle.

 

 

"Quella del Molise è una vicenda con caratteristiche proprie" minimizza Orlando. E Chiara Braga, capogruppo dei deputati del Pd: "C’è ancora molto da fare ma non si abbandona la costruzione di un percorso comune con le altre opposizioni". Qualcuno spinge per una nuova riunione della direzione. Ma Elly Schlein non vuole.

 

E così ora al Nazareno si punta sul prossimo appuntamento elettorale e dicono che per le Europee ci sarà la svolta, "che in quella tornata il Partito democratico guadagnerà consensi e si confermerà come primo partito dell’opposizione. Ma non tutti nel Pd ne sono convinti. Anche perché nel 2024 oltre alle elezioni per rinnovare l’Europarlamento sono previste altre consultazioni alquanto insidiose. Si voterà per le Regionali del Piemonte e della Sardegna. Non solo: quasi cinquemila Comuni andranno alle urne. Tra questi anche alcuni capoluoghi di regione, come Firenze e Bari. Insomma, una partita impegnativa".

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