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Elly Schlein fa fuori Gianni Cuperlo: Pd, caos nelle chat

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Altro colpo di mano di Elly Schlein. La leader del Pd silura Gianni Cuperlo. Al suo posto ecco Nicola Zingaretti. Sarà lui, ex governatore del Lazio, a presiedere la Fondazione Pd. Inutile dire che, ancora una volta, la nomina ha suscitato nuovi malumori nel partito. "Oggi sono felice di essere qui insieme a Nicola Zingaretti, al quale ho chiesto di coordinare, di presiedere, il lavoro che porta alla costruzione della Fondazione del Partito Democratico, una intuizione che era stata inserita nello statuto nel 2019, quando Nicola era segretario", ha detto Schlein presentando al Nazareno la Fondazione del partito, che nascerà dopo l'estate.

 

 

Poi anche un breve messaggio al suo predecessore: "Voglio ringraziare Gianni Cuperlo per il lavoro prezioso in questi anni. Un lavoro che vogliamo proseguire, perchéci serve un luogo curioso dove sviluppare il pensiero, che deve essere lungo, profondo". In cosa consiste questa Fondazione lo spiega direttamente Zingaretti. "Avviamo un lavoro per arrivare dopo l'estate alla costituzione della Fondazione del Partito democratico. Nel 2019 si arrivò, nello statuto, all'idea di dotare il partito di una Fondazione. Un luogo di confronto, crescita, riflessione curiosa su quanto avvenuto e su quanto avverrà. Andrò avanti nel lavoro avviato da Gianni Cuperlo, in questa sfida per affrontare il futuro insieme e più forti". L'ex leader dem parla di una sede dove "dovremo unire le differenze, in un luogo in cui le tante anime del partito si potranno incontrare nella condivisione e nell'idea di un profilo comune". 

 

 

In sostanza l'obiettivo della segretaria è quello di far aderire l’organismo del Nazareno alla Foundation for European progressive studies, la fondazione dei partiti che aderiscono al Pse, di cui il Pd finora non fa parte. Per arrivare a questo ingresso Schlein ha deciso dunque di nominare Zingaretti come guida. Proprio il deputato potrebbe essere candidato come capolista nel Lazio alle elezioni Europee del 2024. Non è il primo drastico cambiamento nell'era Schlein. Basti pensare a Piero De Luca, figlio del più noto Vincenzo, che la leader ha ben pensato di declassare. Motivo per cui, stando all’Adnkronos, nelle chat del partito circolerebbe una battuta su Zingaretti e Schlein: "Ma la segretaria ha affidato la Fondazione Pd al leader che si dimise dicendo peste e corna del partito, che si parlava solo di poltrone?".

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